La lunga chiusura della galleria del Sansinato, con gli inevitabili disagi che ne deriveranno, ci dice una cosa con chiarezza: Catanzaro ha un bisogno vitale di una seconda via di accesso/uscita nella direzione Lamezia Terme/Germaneto. Il Sansinato è, allo stato, praticamente insostituibile per collegare il Capoluogo sia all’area lametina, dove peraltro insistono aeroporto, stazione e autostrada, sia al Polo direzionale di Germaneto dove sono presenti la Cittadella Regionale, il campus universitario e l’innesto sulla nuova 106.
Ho intenzione, subito dopo la pausa ferragostana, di riprendere con vigore una delle idee contenute nelle mie dichiarazioni programmatiche: la realizzazione di una strada di collegamento veloce tra la tangenziale ovest, altezza rotatoria di Sant’Antonio, e il Polo direzionale di Germaneto.
L’utilità di questa “bretella” risalta ancora di più in presenza dei lavori al Sansinato. La strada, che sarebbe lunga non più di quattro-cinque chilometri, costituirebbe una seria alternativa alla galleria, ma soprattutto favorirebbe un collegamento veloce, non più di 10 minuti, tra i due grandi presidi ospedalieri che formano l’Azienda “Dulbecco”.
Chiamerò attorno ad un tavolo l’Anas, la Regione, la Provincia, i nostri tecnici, per verificare innanzitutto la fattibilità dell’opera, capire cioè se esistono ostacoli di natura tecnica al superamento dei dislivelli esistenti, interferenze e quant’altro.
In caso positivo, sarà necessario avviare al più presto la fase della progettazione e della ricerca dei finanziamenti necessari. Non sarà un’impresa facile, ma oggi esistono le condizioni per realizzare una infrastruttura di straordinaria valenza per il Capoluogo che così si emanciperebbe dall’attuale unica via accesso/uscita. Ho ragione di ritenere che la Regione, per una serie di motivazioni legate anche alla fruibilità della Cittadella e alla funzionalità dell’Azienda “Dulbecco”, troverà le risorse necessarie.