Venti da record?: “Anemometri agli ingressi del Ponte Bisantis”

Riceviamo e pubblichiamo da Claudio Ruga*

Desidero sottoporre all’attenzione degli organi competenti una situazione che, alla luce delle mutate condizioni climatiche che si stanno susseguendo negli ultimi anni, se constatata nelle condizioni strutturali attuali, potrebbe causare danni e vittime al momento imprevedibili. Come ormai è risaputo, le condizioni climatiche stanno assumendo sempre di più valori a noi del tutto sconosciuti perchè mai raggiunti prima; la siccità e le famose “bombe d’acqua” sono elementi che hanno caratterizzato questi ultimi mesi ma un altro elemento bisognerebbe tenere sotto osservazione sopratutto nella nostra città di Catanzaro e cioè i Venti. Infatti, questi ultimi hanno spesso origine dalle trombe d’aria e dai “Tornado” raggiungendo valori, come ultimamente avvenuto, intorno a 160km/h. Esiste nel territorio di Catanzaro il viadotto Morandi, conosciuto anche sotto il nome di “Bisantis”, progettato negli ani ’50 del secolo scorso e aperto al traffico nel 1962.

I parametri progettuali presi in considerazione erano di Venti con valori massimi intorno a 140 km/h, valori che attualmente sono stati superati in alcune zone del nostro continente e, se non erro, anche in Italia. Non è sbagliato ipotizzare che raggiungendo tali valori nel nostro territorio, il viadotto possa collassare e quindi possa cedere con tutto il carico umano che transita in quel momento, considerando anche che il viadotto, costituendo l’unica via d’ingresso e di uscita del centro storico, risulta sempre molto trafficato. Si suggerisce, quindi, d’installare in prossimità dei due ingressi del viadotto due anemometri collegati ad un impianto semaforico che in condizioni critiche (venti con velocità superiore a 120 km/H) indicherebbe il divieto di attraversamento della struttura.

I costi sarebbero irrisori e comunque superabili se si pensa alle conseguenze di una potenziale catastrofe. Evidenziamo che il viadotto Morandi sarebbe di proprietà della Provincia, la manutenzione dell’Anas, con strade comunali che lo collegano: per tale ragione la competenza di un eventuale tale intervento non risulta chiara.

*ingegnere

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


uno × 4 =