“Tra i due ospedali di Catanzaro c’è un continuo corto circuito”

Il Policlinico di Germaneto continua ancora a non fornire i dati sulla disponibilità dei posti letto necessari ai fini della gestione dei ricoveri e del trasferimento di molti malati in degenza presso l’Ospedale Pugliese-Ciaccio, oramai in overbooking sui posti letto.
Addirittura molti medici ed altri operatori dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio riferiscono che negli ultimi due mesi non è più possibile neanche avere contatti telefonici con il Policlinico (in quanto nessuno risponde ai recapiti prima utilizzati) per verificare la disponibilità di posti letto (consideriamo anche la perdita di tempo dell’operatore di Pronto soccorso che è costretto a lasciare le attività di emergenza-urgenza per contattare altra struttura sanitaria che neanche risponde al contatto telefonico!).

E’ quanto assume il consigliere comunale e regionale  Antonello Talerico in una dura nota sulla sanità cittadina.

“Tale situazione andrebbe analizzata sia rispetto al processo di integrazione tra le due Aziende della Dulbecco, ed anche alla luce delle osservazioni contenute nelle nuove richieste istruttorie della Corte dei Conti, che ha messo in evidenza come all’aumento di personale presso il Policlinico non è corrisposta una maggiore produttività e/o effetto positivo rispetto alle attività assistenziali (non sono aumentati i ricoveri e non sono aumentate le prestazioni sanitarie!), per come confermato anche dal parere negativo del collegio dei revisori del Mater Domini che precisavano che la spesa del personale sanitario era sproporzionata rispetto al numero dei ricoveri prodotti.
Su tale situazione siamo certi interverrà il Commissario della Dulbecco, Simona Carbone, la quale sappiamo essere già intervenute sulle varie criticità segnalate (Pet, blocco ricoveri malati covid, gestione farmaci, etc…).

Sarà importante comprendere chi abbia deciso presso il Policlinico di Germaneto di negare non solo i nuovi ricoveri, ma anche di impedire ogni tipo di contatto e collegamento con il Pugliese-Ciaccio per il trasferimento di molti malati che rischiano di rimanere su una barella o peggio ancora di essere trasferiti in altri Ospedali meno attrezzati, ciò in quanto il Policlinico è divenuto irreperibile anche telefonicamente!

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L’Ospedale Pugliese-Ciaccio continua ad essere l’unico hub a gestire malati provenienti da tutta la Calabria in regime di emergenza-urgenza e ad avere numeri e produttività per esami radiodiagnostici pari a quelli di strutture come il Niguarda di Milano.
Nel solo 2022 gli esami radiodiagnostici eseguiti presso il Pugliese-Ciaccio sono stati ben oltre 122.000, nel mentre quelli eseguiti nel 2022 presso il Policlinico di Germaneto sono stati eseguiti circa 23.000 esami radiodiagnostici.

Tale grave pressione prestazionale che ricade sul Pugliese-Ciaccio, richiede certamente un nuovo ruolo del Policlinico di Germaneto e, quindi una maggiore disponibilità per l’assistenza sanitaria, specialmente nella gestione e ricovero di quei malati almeno “non critici” o come detto da qualcuno c.d. “stabili”.
Difatti, allo stato pur essendosi all’inizio del processo di integrazione le due strutture (Pugliese-Ciaccio e Policlinico) lavorano a due velocità e produttività totalmente diverse, esorbitante il carico di lavoro per il Pugliese-Ciaccio, eccessivamente leggero quello per il Policlinico, emergendo, altresì, plurime contraddizioni anche in ordine alle ragioni di tali perfomance diseguali.

Difatti, vi è stata una precisazione in questi giorni sulla stampa secondo cui il Policlinico non potrebbe ricevere pazienti instabili perché non sussisterebbero quelle professionalità in grado di gestire situazioni di urgenza/emergenza.
Sennonché, il Rettore Cuda in una trasmissione televisiva, non meno di un mese fa, aveva dichiarato, cosa contraria, ovvero che presso il Policlinico sono presenti tutte quelle professionalità necessarie per gestire anche le urgenze/emergenze e, che molti colleghi del Policlinico volevano mettersi in gioco sin da subito !

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A ciò si aggiunga che attraverso l’istruttoria avviata dalla Corte dei Conti per quanto attiene all’attività intramoenia fornita presso il Mater Domini è emerso che 72 medici del Policlinico sono riusciti da soli a produrre ben centocinquantamila prestazioni rispetto alle 800/850.000 prestazioni complessive che invece sono state erogate da tutti gli altri sanitari del Policlinico. A questo aggiungiamo il numero degli specializzandi presenti, che svolgono una vera e propria attività assistenziale all’interno di tutte le U.O. del Policlinico, tant’è che una delle principali rivendicazioni da parte dei pazienti è proprio quella che spesso le singole visite o prestazioni sanitarie vengono eseguite dai soli specializzandi e, non trovano spesso il medico strutturato.

In tale quadro, è difficile comprendere – conclude Talerico – come nonostante l’aumento di personale, nonostante la capacità dimostrata da parte di soli 72 medici di riuscire ad erogare ben 150.000 prestazioni sanitarie in intramoenia, nonostante la non gestione delle urgenze-emergenze e, quindi nonostante l’assenza di un Pronto soccorso e nonostante un numero di prestazioni radiodiagnostiche di gran lunga inferiore a quelle erogate dal Pugliese-Ciaccio, come mai il Policlinico non sia in grado neanche di rispondere al telefono per fornire il numero dei posti letto disponibili per trasferire i tanti malati che arrivano al Pugliese-Ciaccio e, cosa importante perché i posti letto al Policlinico siano sempre un dato incerto, variabile, indecifrabile o forse non veritiero come lo dimostra anche una recente indagine della Procura della Repubblica.

 

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