Torneo Refuggee Teams FIGC -SGS, la vittoria al Centro di accoglienza di San Sostene

Torneo riservato ai minori stranieri non accompagnati ospiti dei Centri di accoglienza

foto di gruppo del torneo refugee teams

Ad  aggiudicarsi la vittoria della fase regionale del Torneo, organizzato nell’ambito del progetto Refugee Teams promosso dal Settore Giovanile e Scolastico della Federazione Italiana Giuoco Calcio, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’ANCI e grazie al supporto di ENI e Puma, sono stati i ragazzi del Centro di accoglienza di San Sostene.

Per il settimo anno consecutivo, il SGS ha preso per mano i minorenni stranieri non accompagnati ospiti dei Centri di accoglienza del territorio italiano, regalando loro dei veri e propri momenti di socializzazione, divertimento e integrazione con il progetto “REFUGEE TEAMS“, che si pone l’obiettivo di agevolarne l’integrazione e l’inclusione attraverso tornei e attività di formazione.

Il 16 giugno, si è svolta al Centro Federale Territoriale di Catanzaro, la fase regionale che ha visto scendere in campo i ragazzi dei Centri di accoglienza di S. Sostene, Squillace, Lamezia Terme, San Pietro Apostolo.

Entusiasmo, rispetto per le regole  e voglia di divertimento hanno condito il torneo regionale svoltosi con un girone all’italiana, al termine del quale è stata incoronata la campionessa regionale: la squadra del Centro di accoglienza di San Sostene.

Quest’ultima, insieme alla seconda classificata, la squadra del Centro di accoglienza di Lamezia Terme, accederà alla fase interregionale, che si svolgerà a Cosenza, il 30 giugno 2021, alle ore 15,30.

A settembre sarà poi la volta della fase nazionale che si terrà a Roma.

Tanta soddisfazione è stata espressa dal Coordinatore SGS Calabria, Massimo Costa, che ha accolto i giovani e coordinato la manifestazione insieme agli altri collaboratori: “E bello vedere questi ragazzi. che affrontano e hanno affrontato tante difficoltà, vivere con tanto entusiasmo una giornata di sport. Regalare un po’ di spensieratezza e permettergli di socializzare attraverso un momento di puro e sano sport è davvero impagabile. Tutti hanno diritto a giocare. Tutti hanno diritto a divertirsi!”.

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