Sequestro preventivo di € 526.459,82 ed interdizione a contattare la Pubblica amministrazione per un anno. E’ quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Catanzaro per sei persone indagate di truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico.
Secondo le indagini della Guardia di Finanza, attualmente in fase preliminare, i soggetti in questione avrebbero percepito indebitamente aiuti comunitari erogati dalla Regione Calabria destinati a finanziare l’avviamento di nuove aziende agricole per sostenere il ricambio generazionale nel comparto primario, attraverso il sostegno all’inserimento di nuovi giovani agricoltori professionalizzati.
Le Fiamme gialle hanno però accertato come, al di là del formale avvio dell’attività agricola, i giovani beneficiari delle sovvenzioni non fossero in realtà “agricoltori attivi”, ma tre studenti universitari fuori sede utilizzati pro forma nelle imprese concretamente gestite dai rispettivi familiari compiacenti.
Gli indagati (i tre giovani ed i titolari della partita iva aziendale))sono catanzaresi mentre le aziende sono ubicate sul territorio provinciale: una a S. Caterina Jonio, l’altra fra Sersale, Simeri Crichi e Sellia, l’ultima a Cicala.
Qualcuno dei giovani risulta candidato alle prossime amministrative della città capoluogo
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