Una lettrice di CatanzaroTv.it ha scritto alla nostra redazione per sottoporci all’attenzione la sua vicenda ed il suo sdegno.
Dopo un anno di attesa la signora ha portato la figlia adolescente per la vaccinazione volontaria contro il papilloma virus.
Poiché la ragazzina aveva da poco fatto la dose contro il covid i medici le hanno consigliato di spostare la prenotazione.
Qui però si è verificata l’anomalia del sistema, che ha ri-prenotato la giovane dopo un altro anno: se ne parla a dicembre!
Secondo punto: esperienza analoga anche per un altro figlio che, a causa di un raffreddore, si è visto rinviare il programmato trivalente di un altro anno.
“Sono davvero sconcertata e amareggiata – ci ha scritto la donna – come calabrese e come sanitaria. Gli uffici perle vaccinazioni pediatriche sono irraggiungibili per telefono e quando si va di persona, prendendo un giorno di ferie come è capitato a me, dobbiamo subìre umiliazioni come questi lunghissimi rinvii.
Potrei facilmente rivolgermi ad amici e conoscenti di area medica – ha concluso – ma mi vergognerei come figlia di questa terra perché è necessario rompere questa spirare di favoritismi che ci condanna”
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