E’ doveroso da catanzaresi ringraziare Monsignor Bertolone per aver avuto l’idea di organizzare la processione di San Vitaliano, nel rispetto delle norme anti-Covid, in modo itinerante.
E’ quanto assume il consigliere comunale del Gruppo Misto Johnny Corsi.
“Ma il grazie a lui va anche nella veste di amministratore, che da anni siede tra i banchi del Consiglio Comunale e ben conosce quanto le divisioni, anche territoriali, mai rimarginate, abbiano fatto male a questa città. Una politica che non è stata mai capace di unire, ma che piuttosto sulle divisioni ha creato le sue fortune, non ha mai pensato a progetti sociali inclusivi di tutta la città. E’ giusto che ogni quartiere trovi la propria identità anche attraverso la fede.
Penso alle varie feste che si organizzavano, e che speriamo tornino presto ad essere organizzate, per la Madonna di Porto Salvo, la Madonna del Carmine, Santa Maria, San Giovanni, la Madonna del Rosario e quella di Pompei.
Ma arriva un momento in cui bisogna parlare un linguaggio uguale per tutti. Un momento in cui una comunità deve essere in grado di ritrovarsi attorno a qualcosa che unisca. E il culto del Santo patrono è uno di questi momenti. Un momento che al politica ha sempre ignorato, preferendo elargire piccole prebende spesso ai soli fini elettorali. Nei fatti è proprio la politica, che ignorando un volere ed un sentire comunitario, ha negli anni sepolto nella polvere la tradizione della festa di San Vitaliano, trasformandola in una manifestazione meno che rionale.
Quindi grazie Monsignore. Sappiamo che non sarà semplice e che per ora la cosa avrà un valore simbolico, grazie per non aver dimenticato in questa organizzazione, quartieri simbolo della città, Gagliano, Lido, ma anche quei quartieri difficili, e luoghi dove si pratica quel cattolicesimo laico non meno importante di quello religioso. Penso agli ospedali, al cimitero urbano e al carcere.
Grazie anche – conclude Corsi – solo per lo sforzo fatto ad averci pensato. Con la sua idea ha fatto molto di più di tanti “governatori” di questa città.”
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