E’ ancora delicata ma sotto controllo la situazione all’interno del carcere Ugo Caridi di Catanzaro.
Dopo la zuffa di ieri, quasi tramutata in rivolta da parte di una ventina di detenuti che hanno pure tentato di prendere le chiavi dei cancelli ad una guardia, oggi c’è la conta dei danni.
Soprattutto alle persone: tre agenti di polizia penitenziari hanno avuto ognuno una settimana di prognosi.
Un quarto agente tre giorni dal medico curante.
Intanto la direzione della casa circondariale sta ricostruendo l’origine della zuffa, partita pare da un detenuto a rischio, un uomo pugliese sulla trentina.
Si tratta di un soggetto psichiatrico destinato ai reparti comuni per mancanza di posto.
E se gli ospiti sono di più sempre carente, come lamentano da tempo i sindacati, sono gli organici.
Una situazione incandescente che viene acuita dai timori di possibili nuovi focolai pandemici all’interno della maggiore struttura carceraria calabrese.
Commenta per primo