ProCiv comunale, riunione a porte chiuse ma i ‘capi’ non si presentano

Assemblea autoconvocata quella di domenica scorsa 27 febbraio presso la sala del Dopolavoro Ferroviario a Catanzaro Lido da parte del Gruppo Comunale Volontari Protezione Civile della Città di Catanzaro.

Autoconvocazione che si era resa necessaria dopo che, a norma del regolamento interno, 4 componenti del Direttivo l’avevano richiesta ufficialmente al nuovo Coordinatore provvisorio, l’ing. Maurizio Ferragina, senza ricevere risposta e successivamente avevano coinvolto lo stesso Presidente del Gruppo il Sindaco Sergio Abramo.

L’assemblea era stata in prima istanza richiesta, con carattere di urgenza, proprio dal primo Cittadino subito dopo l’intervento di due squadre operative nell’incendio della Pineta di Siano, dopo rimandata a data da destinarsi e mai più convocata.
Anche molti volontari avevano richiesto un incontro di chiarimento per tentare di sanare le incomprensioni venutesi a creare all’interno del Gruppo anche alla luce dell’incomprensibile cambio al vertice del coordinamento con la nomina appunto di un Coordinatore provvisorio che aveva come scopo quello di amalgamare il gruppo e tendere a nuove elezioni del Coordinatore, scelta però che è sembrata poco ortodossa a ridosso del rinnovo dell’assise comunale viste le imminenti elezioni di un nuovo Sindaco.

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Il regolamento approvato nel 2014 indica che il Coordinatore, persona di fiducia del Sindaco, sia dallo stesso scelto dopo che l’Assemblea ne abbia indicato una triade, e che il Direttivo resta in carica tutto il quinquennio dell’amministrazione.

Appare pertanto strano che si indìcano le elezioni a solo tre mesi dal rinnovo del Consiglio Comunale, che sia stato sostituito il facente funzione, che era stato indicato dal Coordinatore Pierpaolo Pizzoni, che per motivi personali si è dovuto allontanare per recarsi in Umbria, ed accettato dal primo cittadino.

Avevamo ricevuto suggerimenti di chiarirci al nostro interno ed evitare che l’assemblea fosse aperta al pubblico e riceviamo, a firma del Coordinatore provvisorio, alle 0:44 del 25 febbraio, l’indizione delle votazioni per il 14 marzo e a seguire, il 19 marzo, l’assemblea per la ratifica del nuovo Coordinatore e del nuovo Direttivo in palese negazione di una democrazia partecipata.

L’assemblea si è tenuta lo stesso chiedendo la partecipazione del Coordinatore ing. Ferragina per aprire un confronto chiaro e diretto.
A questo confronto non si è presentato né il presidente, Sergio Abramo, né tantomeno il coordinatore: un atteggiamento criticato in tutti gli interventi dei volontari (tranne uno).

In molti hanno chiesto chi fosse il coordinatore che insediatosi il 17 novembre non ha avuto evidentemente il tempo di presentarsi ai suoi volontari.

L’assemblea ha visto interventi di più volontari e con l’analisi di fatti esposti dal responsabile e componente del direttivo Claudio Giorno così molti volontari hanno apprendendo quanto succede all’interno del direttivo e del gruppo stesso.

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Prendendo spunto dall’intervento di un altro componente del direttivo, che aveva chiesto ancora una unità di visione del gruppo, Claudio Giorno propone di votare una mozione di richiesta di sospensione delle elezioni e di convocare prima l’Assemblea di chiarimento.

I voti a favore sono stati 26, uno contrario. Paradossalmente il voto contrario l’ha espresso palesemente proprio da quel componente del direttivo che chiedeva unità.

Auspichiamo pertanto che blocchino le elezioni dando voce a quei volontari che fino ad oggi hanno garantito disponibilità per le emergenze e per la cittadinanza ma che oggi vedono negato il diritto ad un dibattito interno e richiesto a norma di regolamento.

Se il Coordinatore invece intende proseguire per la sua strada convocheremo, prima delle elezioni, una conferenza stampa al fine di rendere pubblico il perché da novembre molti volontari restano fermi sulle posizioni chiedendo invano un confronto democratico.

Per concludere la riflessione che tali delicate problematiche interne, e non solo, condizionano l’operato del gruppo di Protezione civile comunale che la realtà di questo momento delicatissimo coinvolge potenzialmente in un ruolo  fondamentale anzitutto come supporto umanitario.

Sperando non sia necessario per altri motivi.

 

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