C’era la Digos domenica 12 giugno, primo turno elettorale a Catanzaro per referendum ed amministrative.
Un po’ di agitazione ed una fila lunga alla sezione 83 di Lido, mentre nelle altre si procedeva speditamente.
Qualcuno aveva notato qualcosa di strano, chiedendo l’intervento della polizia per fare chiarezza e prendere testimonianze.
Oggi, alla vigilia del ballottaggio, l’avv. Francesco Mancuso – candidato con Catanzaro di Centro a sostegno di Antonello Talerico – ha reso noto una denuncia alla procura della Repubblica presentata da quattro elettori (un uomo e tre donne) i quali non hanno riscontrato nei risultati finali le proprie preferenze.
LA DICHIARAZIONE DELL’AVV. MANCUSO*
Se le accuse si dimostrassero vere, cosa di cui non ho ragione di dubitare, ci troveremmo dinnanzi ad un fatto di una gravità inaudita. Ancora una volta, sarebbe stata minato, in piccola o grande parte, la libera espressione del voto, arrecando un irreparabile pregiudizio a tutta la comunità democratica catanzarese. Mi auguro che chiunque abbia sbagliato, colposamente o dolosamente, ne risponda alla giustizia. Confido nel lavoro alacre che la magistratura saprà svolgere al fine di accertare i fatti denunziati da questi bravi ed onesti cittadini. Voglio precisare che a prescindere dal colore politico, laddove si parli di (presunti) brogli elettorali, si origina un vulnus al
sistema elettivo intero. La mia battaglia per arrivare fino in fondo alla verità, pertanto, sarà una battaglia per tutti i catanzaresi stanchi dei soprusi, delle malefatte e dell’incompetenza. E’ ora di reagire con forza nell’alveo democratico e di smettere di accettare passivamente le angherie subite.
*Candidato consigliere comunale con Catanzaro al Centro (coalizione Antonello Talerico Sindaco)
Altri elettori hanno inoltre segnalato e confermato che nell’elenco della sezione 83 non c’erano i propri nominativi, verbalmente pregati di spostarsi – dopo la fila sostenuta – presso una sezione vicina ad esercitare il voto
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