“L’istituzione delle Forme di aggregazione funzionale territoriale dei medici di
medicina generale (AFT) porterà indubbi vantaggi sul territorio della Provincia di
Catanzaro”.
Lo afferma il dott. Gennaro De Nardo, segretario generale della Fimmg
Catanzaro, il sindacato maggiormente rappresentativo dei medici di famiglia. “Nella
seduta del comitato aziendale permanente dell’Asp di Catanzaro, convocata e
presieduta dal Commissario straordinario, generale Antonio Battistini, che ringrazio
per la sensibilità e disponibilità, sono stati già calendarizzati una serie di incontri, il
primo previsto per il prossimo 10 giugno. Gli incontri saranno mirati a realizzare, nel
più breve tempo possibile, i nuovi modelli organizzativi della medicina generale, le
AFT che rappresenteranno i veri avamposti di una medicina territoriale sempre più
efficace”. “Sicuramente – sottolinea il segretario generale della Fimmg Catanzaro –
le AFT, modelli che prevederanno la sinergia operativa di più medici e personale
sanitario di supporto, determineranno la possibilità di allargare la fascia oraria e la
disponibilità nel dare risposta ai bisogni di salute dei cittadini. I benefici saranno
quindi evidenti sia per i medici che potranno lavorare in sinergia con altri colleghi e
con il personale di supporto, che soprattutto, per i pazienti, i quali potranno
utilizzare con maggiore disponibilità tali strutture”.
“La medicina territoriale della
Provincia di Catanzaro – continua il dott. De Nardo – già dotata di modelli
organizzativi più performanti, come le Unità complesse di cure primarie (UCCP),
grazie all’istituzione delle AFT risulterà ulteriormente rafforzata e quindi più efficace
ed efficiente a dare risposte nell’ambito delle cure primarie”. “Inoltre, registro con
particolare soddisfazione – aggiunge il dott. De Nardo – il rinnovo della delibera sulla
corresponsione dell’indennità aggiuntiva ai medici di continuità assistenziale
operanti nelle postazioni ad alta intensità di lavoro. Allo stesso modo non posso che
esprimere il mio apprezzamento perché, nell’incontro che si è tenuto con il
Commissario Battistini, è stata affrontata l’annosa problematica inerente i rapporti
tra i medici di Continuità Assistenziale ed i medici di Emergenza-Urgenza.
Partendo dal presupposto basilare che ogni professionista debba lavorare sulla base dei propri
ruoli e competenze e prevenendo spiacevoli cortocircuiti nella operatività delle due
figure professionali. I medici di CA, infatti, non devono né possono svolgere funzioni
che hanno la connotazione dell’emergenza-urgenza, ma continuare a svolgere
l’attività che nelle ore diurne viene normalmente svolta dai medici di medicina
generale. Una visione distorta di questi ruoli potrebbe essere pregiudizievole ad una
buona pratica assistenziale”.