Legambiente contro i pregiudizi dell’eolico off-shore

Goletta verde è già nel porto di Catanzaro dove lunedì mattina esibirà in conferenza stampa (ore 11) i dati sulla salubrità dei mari calabresi.

Intanto oggi, presso il Perla del Porto, il suo staff – capitanato dal presidente nazionale Stefano Ciafani – ha tenuto un incontro pubblico per illustrare vizi (pochi) e virtù (tantissime) dei nuovi parchi eolici off shore, cioè a parecchi chilometri dalle coste.

“Abbiamo deciso di varare una campagna informativa capillare contro ogni pregiudizio nei confronti dei parchi eolici in mare – ha detto il presidente  Ciafani – perchè l’Italia non può assolutamente tornare al combustibile per la produzione di energia; ed anzi ci si deve smarcare al più presto dal gas. Unica soluzione è affidarsi al sole ed al vento. Le amministrazioni in alcuni casi hanno esagerato con le concessioni verso parchi eolici terrestri ma – ha concluso – quelli in alto mare possono risolvere il problema nazionale, specie ora che le nuove tecnologie consentono il sistema di galleggiamento e non più il fissaggio al fondo marino che sarebbe stato antieconomico e pericoloso”.

Per l’amministrazione comunale di Catanzaro hanno partecipato gli assessori all’Ambiente Aldo Casalinuovo e quello ai Lavori Pubblici Raffaele Scalise.

Presente pure il comandante Ufficio Locale Marittimo di Guardia Costiera di Catanzaro/Ufficio circondariale marittimo di Soverato Umberto Surace.

Per Legambiente erano presenti la presidente Calabrai Anna Parretta e quello del circolo di Catanzaro Andrea Dominijanni.

Attualmente vi sono due progetti di parchi eolici in mare: uno da 45 turbine da 2,4 terabyte, davanti alla provincia di Crotone, distante  tra 13 e 30 km dalla costa; l’altro nel Golfo di Squillace con 33 torri al largo della costa per 70 km capace di 495 megawatt,

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