Buona la prima, forse banale ma è così.
Nonostante mille problemi il Catanzaro del nuovo tecnico Vincenzo Vivarini è già molto diverso da quello spento e inconcludente delle ultime settimane, anche quando vittorioso.
In pochi giorni l’allenatore che ha sostituito Calabro ha lavorato psicologicamente ma soprattutto negli schemi che hanno funzionato.
Naturalmente ci sarà da lavorare tantissimo ed anche poi in sede di mercato; ma l’impressione all’uscita del Ceravolo è che il cambio tecnico sia stato giusto e che il campionato giallorosso può avere una sterzata positiva.
FOGGIA
Anche il Foggia di mister Zeman aveva i suoi problemi d’organico; ma tutti sanno che la squadra pugliese sotto l’egida del boemo potrebbe giocare con soli undici effettivi e maturare il risultato migliore. Paradossi a parte, i satanelli venivano da un filotto di due mesi ed anche loro di sicuro saranno protagonisti del torneo
Oggi però il Catanzaro ha mostrato il piglio e la volontà necessari, lottando su tutti i palloni, con cattiveria agonistica giusta, quella che il pubblico apprezza ed applaude a prescindere dal risultato.
SORPRESA
La migliore sorpresa? Gli attaccanti. Vivarini lo aveva appena accennato. E finalmente abbiamo visto il migliore (fino ad ora) Cianci, uno sgraziato lungagnone spacciato per bomber che ha lottato, dialogato e- udite udite – tirato a rete pericolosamente. In una occasione, anzi, l0 ha fatto con un tuffo di testa a pelo d’erba che ha colpito il palo e poi su carambola del portiere finito fuori. Non ha siglato Pietro di Bari, ma al 60* è uscito tra gli applausi convinti del pubblico.
Il dialogo tra i due attaccanti ha funzionato soprattutto in occasione del vantaggio. Dalla sinistra Welbeck a centro area dove Cianci ha servito di petto il collega Vasquez che ha sventagliato facendo esplodere i presenti ed anche la panchina.
Nella ripresa stadio ammutolito per la notizia del dirigente di Polizia colpito da un grave malore mentre accompagnava i tifosi ospiti, il Catanzaro continua a premere ed a sfiorare il gol. Il raddoppio arriva fortunosamente, per una deviazione nella propria porta di capitan Scaccia.
Per le aquile comincia forse un nuovo torneo, con la consapevolezza di una guida tecnica all’altezza delle aspirazioni dei tifosi e della dirigenza.
TABELLINO
Catanzaro (3-5-2): Branduani; Scognamillo, De Santis, Gatti; Fazio, Bombagi (78′ Bearzotti), Welbeck, Verna, Vandeputte; Vazquez (78′ Carlini), Cianci (88′ Curiale)
A disposizione: Nocchi, Romagnoli, Bayeye, Curiale, Monterisi, Porcino, Ortisi, Risolo, Carlini, Bearzotti Allenatore: Vivarini
Foggia (4-3-3): Volpe; Garattoni (46′ Martino), Sciacca, Di Pasquale (78′ Girasole), Nicoletti; Garofalo, Petermann, Gallo (68′ Rocca); Tuzzo (46′ Merkaj), Ferrante, Curcio
A disposizione: Dalmasso, Rizzo Pinna, Rocca, Merkaj, Maselli, Vigolo, Girasole, Di Jenno, Ballarini Allenatore: Zeman
Arbitro: Fontani di Siena (Assistenti: Maninetti di Lovere e Salvalaglio di Legnano. Quarto Ufficiale: Virgilio di Trapani)
Reti: 44′ Vazquez (CZ), 72′ autorete di Sciacca (FG)
Ammoniti: 9′ Gallo (FG), 10′ Garattoni (FG), 15′ Scognamillo (CZ), 60′ Petermann (FG), 84′ Welbeck (CZ), 90′ Fazio (CZ)
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