Lamezia: quella buona volontà capace di salvare una vita

Abbiamo ricevuto con grande piacere la lettera di un lettore che due giorni fa aveva espresso compiacimento per avere ricevuto cure fondamentali all’ospedale di Lamezia Terme dove però ora, lamentava con molto garbo, non si riusciva a fornirgli un mantenimento terapeutico altrettanto importante.

LA STORIA 

Dopo l’articolo pubblicato il Tribunale del Malato ci ha contattati e si è messo in moto attivando un meccanismo virtuoso che ha prodotto l’auspicata soluzione, grazie anche alla consolidata affidabilità medica ed umana del reparto in questione.

LA LETTERA

Tanto più una persona è incolpevole tanto più ricadono sulle sue spalle gravami dei quali non ha alcuna responsabilità, per la dimenticanza, involontaria, di qualche dipendente.

Da un po’ di tempo ero in attesa di avere un piano terapeutico per potere accedere ad una medicina di importante rilevanza, richiesta che  per una dimenticanza non ha trovato risposta.

Il mancato rilascio dell’autorizzazione mi porta a dubitare e la responsabilità cade sulle spalle del primario della reparto di cardiologia dell’Ospedale di Lamezia Terme.

Più il tempo passa più la mancanza di avere il medicinale diviene in me intollerante anche perché mi era stato detto che la medicina in questione era di vitale importanza.

A questo punto decido di rendere pubblica la cosa e ieri 16 gennaio la invio ai giornali per adeguata divulgazione. 

Questa mattina da un volontario del Tribunale degli ammalati , senza perdita di tempo con mio figlio Massimo mi reco nello studio del prof. Roberto Ceravolo che ci accoglie con inaspettata e parsimoniosa gentilezza mentre ci invita a denunciare quali i motivi della visita ed al racconto più che perplesso il suo volto muta aspetto e diviene pensieroso.

***

E’  l’espressione di persona che ha gravame di responsabilità, ma che è incolpevole di quanto addebitatogli.

Per me è stata una giornata pesante soprattutto perché non riuscivo a capire come da un fatto così semplice si era arrivati a responsabilità senza volontà.

Non mi resta che ringraziare i dipendenti della Cardiologia che si sono attivati e con loro il Responsabile del Reparto sulle cui spalle era ricaduto il maggiore peso pur non essendo a conoscenza dell’accaduto.

Ringrazio, inoltre, i giornalisti Mario Logullo, Nico De Luca di CatanzaroTv nonché il sig. Giuseppe Marinaro volontario del Tribunale degli Ammalati e tutti gli altri che si sono prodigati per la soluzione della cosa.

Nello Maruca.

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