L’addio a Salvatore: ultimo tra gli uomini, primo nei Cieli

I FUNERALI DI CASACCIO

Dopo tanta retorica e qualunquismo registrati sui social, amici e parenti hanno potuto dare l’ultimo saluto a Salvatore Casaccio, il 65enne amico di tutti trovato morto lunedì mattina in uno stabile in costruzione a Giovino.

 

Nella chiesa di S. Teresa, proprio di fronte alla sua ultima dimora, c’erano tante persone semplici come lui che come lui affrontano ogni giorno il duro confronto con la vita.

E’ stato se possibile un funerale ‘bello’, proprio perché popolato da gente comune, uomini e donne che si incontrano ogni giorno  e si salutano solo per il piacere di farlo, senza alcun altro fine.

Trascorreranno diverse settimane prima che siano resi noti i risultati dell’autopsia. Serviranno a fugare voci e sospetti di cause diverse dalla morte naturale di Salvatore Casaccio.

In chiesa tanti amici legati al mondo della musica, alla sua passione per i dischi, ora per i files musicali che ascoltava sul telefonino, opportunamente ricaricato in una presa della stessa chiesa.

Molto intensa ed efficace la omelia di don Ivan Rauti, il sacerdote che gli ha spesso offerto ospitalità e sostegno e che ha contribuito per fargli riconoscere il reddito di cittadinanza.

“Non era affatto facile starti dietro – ha commentato con dolcezza il parroco – tante le cose che raccontavi e dicevi, Salvatore, anche alle premure dei tuoi familiari che pure ti hanno offerto la loro vicinanza.

Certo si potevamo fare molto di più per te, ma non è neppure vero che non è stato fatto nulla o che tu sia stato abbandonato a te stesso.

La parabola che abbiamo letto nel Vangelo di Matteo dice che il Figlio dell’Uomo si rivolge a tutti dicendo :  ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me.

Attenzione – ha sottolineato don Ivan- non dice “e’ come se l’aveste fatto a me” ma “lo avete fatto a me”.

Chi avrà dato un solo bicchiere d’acqua può aver fatto più di chi ha dato un sacco di soldi, se in quel gesto c’è l’amore verso i fratelli, verso il prossimo.

Caro Salvatore, Gesù non ci chiederà quanto abbiamo dato, ma vorrà sapere perché e come lo abbiamo fatto.

Ci hai dato molto di più di quanto ti abbiamo dato noi, la tua gentilezza, il tuo sorriso. Rimanevo sconcertato quando ti accompagnavo da qualche parte e tutti ti riconoscevano e salutavano.

Prega per noi Salvatore – ha concluso – te lo chiediamo perchè sei stato una presenza evangelica anche in questa comunità.

Hai fatto perdere la faccia a tutti i politici che solo in campagna elettorale sembrano attenti ai bisogni di tutti.

Aspettiamo che ci apri le porte del cielo quando saliremo tutti ed accoglici con il tuo sorriso”

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