Tre giorni di intenso lavoro quelli che a Gizzeria Lido (Catanzaro) hanno animato il XXI Congresso nazionale della Siss, la società italiana per lo studio dello stroke (ictus).
Al simposio di neurologia hanno preso parte quasi tutti i primari dei maggiori ospedali italiani. Il congresso, che ha previsto corsi di formazione per giovani medici della Università Magna Graecia catanzarese ed un dibattito sulla ‘digital health’ in collaborazione con l’Unical di Rende (Cosenza), ha posto l’accento sull’importanza dell’approccio multidisciplinare nei confronto della patologia, definita malattia trattabile e tempo-dipendente.
Le maggiori possibilità di sopravvivere ad un ictus, infatti, sono compreso nelle prime 4 ore e mezza con trombolisi endovenosa ed entro le 6 ore con trombectomia meccanica. Di particolare interesse i collegamenti video internazionali con il dott. George Ntaios, presidente degli stroke greci e con il dott. Italo Linfante, direttore dell’ istituto di neurochirurgia di Miami (Usa).
In un appuntamento collaterale sono intervenuti in presenza il presidente mondiale degli enologi Riccardo Cotarella ed il neurologo emerito Gianluigi Lenzi i quali hanno esorcizzato alcune campagne denigratorie del vino.
Il congresso ha poi di fatto segnato il passaggio di consegne tra il presidente uscente Gaetano Procaccianti (rappresentato dal past Fabio Bandini) e quello eletto, il calabrese Rosario Iannacchero, neurologo dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro ed organizzatore del simposio assieme al primario della Stroke locale dott. Domenico Bosco.
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