Calabrese di nome e di fatto.
Lo show del cabarettista-imitatore reggino ha fatto tappa al Comunale di Catanzaro portando in scena un one-man-show senza un attimo di respiro in cui Gennaro (nome imposto da un insolito incontro napoletano dei genitori entrambi calabresi) ha proposto una miriade di personaggi.
Calabrese ha una poderosa varietà vocale, timbrica e dialettica, che gli consente assieme alla mimica perfetta di imitare immediatamente un personaggio con una parrucca ed un oggetto.
Prima di salire sul palco una breve chiacchierata con l’artista che ha rivelato una puntatina catanzarese proprio agli esordi di carriera.
Quello di Calabrese è stato il quarto appuntamento con la rassegna “Il Teatro viva” ideata dal direttore artistico del Teatro Comunale, l’attore e regista Francesco Passafaro.
In precedenza al ‘centro del centro’ c’erano stati “Ora X: Inferno di Dante” di e con Matteo Belli;
“Spartacu Strit Viu’”, della compagnia teatrale Teatro del Carro, con la regia di Luca Michienzi e l’attore Francesco Gallelli;
ed infine “La storia di Maturina Fantesca, erede di Leonardo Da Vinci” della straordinaria Patrizia La Fonte che ha anche tenuto un importante workshop sui suoni del corpo con gli allievi e le allieve del TeatroLab
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