Green pass, la catanzarese Granato prima parlamentare a ‘disobbedire’

IL CASO

Palazzo Madama off limits per i no green pass. D’ora in avanti l’accesso a tutte le sedi del Senato, comprese Aula e Commissioni, sarà vietato ai parlamentari che non esibiranno all’ingresso la certificazione verde Covid-19.

La decisione, assunta all’unanimità dal Consiglio di presidenza, è arrivata dopo che la senatrice (catanzarese) di Alternativa c’è, Bianca Laura Granato, ha deciso di entrare a palazzo senza mostrare il suo green pass. D’altronde l’ex portavoce M5S lo aveva annunciato, e dalle parole è passata ai fatti.

“CITTADINI, NON SUDDITI”

“Siamo cittadini e non sudditi. Rivendichiamo il diritto alla tutela della salute del cittadino secondo quelle che sono le proprie convinzioni: anche per questo non ho intenzione di esibire la tessera dell’obbedienza – aveva spiegato -. Tutto quello che sta avvenendo in Italia è qualcosa di inedito nella storia della Repubblica dalla fine del fascismo”.

Granato, contravvenendo alla norma varata dal governo che ha reso obbligatorio, dal 15 ottobre scorso, la certificazione anti-Covid anche per gli uffici del Parlamento, ha deciso di entrare senza esibirla. Un comportamento che ha fatto scattare l’immediata segnalazione ai questori.

La senatrice, tuttavia, non è stata bloccata e quindi si è recata al terzo piano di Palazzo Madama per partecipare alla seduta della Commissione Affari costituzionali al cui ordine del giorno era previsto proprio l’esame del decreto che estende l’obbligo del certificato verde a tutti i luoghi di lavoro. Dopo un’ora circa, però, ecco la sospensione dei lavori.

“È arrivata una comunicazione ufficiale con cui abbiamo appurato che la senatrice era presente in violazione della norma e quindi abbiamo comunicato ai membri della Commissione che dovevamo interrompere perché non si può lavorare in presenza di un trasgressore di una regola così fondamentale – ha spiegato il presidente della Commissione Dario Parrini (Pd) -. Si tratta del primo caso da gestire di insubordinazione alle regole. Credo che ora ci sarà una prassi che impedirà in futuro il blocco dei lavori”.

RIUNIONE AD HOC

E infatti il Consiglio di presidenza del Senato si è immediatamente riunito per affrontare il caso, e alla fine ha deciso che tutti coloro che non presenteranno il green pass all’ingresso non potranno più entrare in tutti i locali di appartenenza del Senato. Non solo, in presenza di un accesso non consentito scatterà l’interdizione ai lavori parlamentari per 10 giorni. Sanzione subito disposta nei confronti della Granato che, dopo tre ore al Senato da ‘fuori legge’, è stata accompagnata all’uscita dai commessi non potendo così intervenire in Aula dopo l’informativa della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.

L’ex grillina, infatti, era inserita tra gli iscritti a parlare e ha dovuto rinunciare dopo lo stop di 10 giorni. “Sto valutando se fare ricorso”, ha spiegato a LaPresse, denunciando il modo con cui l’hanno informata della sanzione: “Sono stati di una scorrettezza unica, non mi hanno fatto accedere all’Aula, ho appreso tutto dallo schermo collocato fuori e non mi sarà notificato nulla per iscritto. Si sono comportati malissimo”. ”

Il rischio è che tutti questi atti del governo spazzino via 70 anni democrazia parlamentare”, ha quindi concluso.

(LAPRESSE)

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