Il Tribunale di Catanzaro in composizione collegiale (presidente Carmela Tedesco, a latere Gennaro e Strangis) ha assolto Raffaele Canino , (difeso dall’avv. Antonio Ludovico) e Pietro Barberio Pietro (avv. Gregorio Viscomi) e condannato ad anni 3 e mesi 6 Raffaele Matteo (difeso dall’avv. Piero Chiodo) per le accuse di ipotesi di estorsione ai danni di Salvatore e Mariano Grotteria, a titolo di corrispettivo per l’acquisto di sostanze stupefacenti.
La vicenda prende le mosse da due distinte denunce sporte da Grotteria Salvatore e il di lui figlio Grotteria Mariano, per i reati di spaccio di sostanze stupefacenti di tipo marijuana ed estorsione in concorso, per la quale gli odierni imputati hanno subito per diversi mesi gli arresti domiciliari.
Dopo un corposo dibattimento, le stesse persone offese, senza nessun indugio e senza alcun timore, hanno ritrattato tutte le accuse mosse nei confronti di Canino e Barberio, sostenendo di essersi inventati ogni cosa.
Pertanto, il Tribunale collegiale ha assolto i due per insussistenza del fatto.
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