Donato: “Irrigazione, le ordinanze fanno già acqua…”

Riceviamo e pubblichiamo

Sembra che i primi passi del neo sindaco introducano qualche elemento di demagogica confusione nell’azione amministrativa.

Il sindaco di Catanzaro ha firmato l’ordinanza [pubblicata l’8.07.2022] di limitazione dell’utilizzo di acqua potabile sul territorio comunale a far data da martedì 5 luglio, fino al 31 agosto prossimo, salvo ulteriori provvedimenti. Fino a quella data, dunque, l’acqua potabile potrà essere usata ai soli fini domestici e/o igienico-sanitari. Non la si potrà utilizzare per scopi diversi, quali – si legge nell’ordinanza – l’irrigazione di orti non domestici, giardini e campi sportivi e/o il lavaggio di automobili (salvo impianti autorizzati), nonché il lavaggio di aree cortili e piazzali, il riempimento di piscine o quant’altro non sia strettamente necessario ai fini del fabbisogno umano. La violazione del divieto contenuto nell’ordinanza comporterà per i trasgressori la sanzione amministrativa prevista dal D.Lgs. n.267/2000 che va da 25 a 500 euro. Le sanzioni saranno imputate in solido a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti dove avranno luogo le violazioni. Il provvedimento firmato contiene altresì l’invito alla cittadinanza a contenere nei limiti della ragionevolezza il consumo di acqua.

La richiamata ordinanza, in vigore fino al 31 Agosto 2022, vieta l’irrigazione, tra l’altro, anche i campi sportivi e l’utilizzo dell’acqua potabile per “quant’altro non sia strettamente necessario per i bisogni umani”.

Sennonché – senza soffermarsi sui danni cagionati a qualche privato proprietario di giardini di particolare pregio e senza valutare l’effettiva sussistenza di una emergenza idrica, che è forse imputabile alla precarietà dell’intero impianto idrico – le aiuole poste su Piazza Matteotti, sul Lungomare di Catanzaro e soprattutto tutti i campi sportivi del Comune di Catanzaro [a partire dallo Stadio Ceravolo Campo A e B, Campi della FIGC a Catanzaro Sala e lo Stadio Curto] sono attualmente irrigati con acqua potabile.

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Anche lo Stadio Ceravolo è irrigato con acqua potabile da parte del Comune di Catanzaro. Lo stadio è infatti concesso in uso temporaneo al Catanzaro Calcio come da convenzione Delibera di Consiglio Comunale n 35 del 20/03/2018, ma il Comune di Catanzaro, ne conserva la diretta gestione ivi compreso l’obbligo di irrigazione del manto erboso per due volte al giorno.

Ci si chiede a questo punto se l’Amministrazione comunale intende violare un’Ordinanza sindacale oppure intende condurre alla rovina tutte le aiuole ed i manti erbosi dei campi sportivi sopra richiamati, con notevoli danni per le casse comunali.

Sarebbe stato forse preferibile una articolazione più specifica della Ordinanza, con esclusione delle opere pubbliche [come fatto dal Sindaco di Milano, con Ordinanza n. 35 del 25 giugno 2022, alla quale sembra ispirata quella del Sindaco Fiorita]. O, ancora, [come disposto da numerosi Comuni d’Italia che versano in situazioni prossime a quelle di Catanzaro] razionalizzare le risorse idriche mediante una erogazione turnaria tra i quartieri, in modo da consentire un uso [parzialmente] “ordinario” dell’acqua, senza penalizzazioni eccessive o addirittura danni irreparabili per i beni pubblici.

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In ogni caso, sarebbe opportuno che si assicurasse – sino alla messa a regime del sistema idrico – acqua non potabile per l’irrigazione dei manti erbosi degli impianti sportivi, anche mediante lo scavo di pozzi in prossimità; e comunque, si stipulasse una convenzione con il Consorzio di Bonifica – come accadeva in passato – per l’uso – là dove possibile – di acqua non potabile, in modo da assicurare l’integrità patrimoniale del verde [quanto meno] pubblico e degli impianti sportivi.

Valerio Donato, consigliere di opposizione

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