Intervista esclusiva al presidente mondiale degli enologi, a Gizzeria Lido (Catanzaro) per un evento collaterale al Congresso nazionale dello Studio Stroke
CatanzaroTv ha intervistato Riccardo Cotarella, consulente nel mondo di oltre 100 cantine e di personaggi famosi come Sting.
Una chiacchierata sul modo di essere enologi, le preferenze personali, l’etica della degustazione (“solo un atto complementare alla conoscenza del vino”); e poi l’invito a ‘santificare’ il Gaglioppo come vitigno tipico calabrese perché unico ed a promuovere il brand calabrese, sorpassando la mentalità delle cantine singole.
CHI E’ RICCARDO COTARELLA (DA ENCICLOPEDIA TRECCANI)
Cotarella, Riccardo. – Imprenditore ed enologo italiano (n. Monterubiaglio, Terni, 1948). Conseguito il titolo di enologo nel 1968, ha costituito nel 1979 con il fratello Renzo, anch’egli enologo, l’Azienda Vinicola Falesco S.r.l., nata con l’obiettivo di recuperare gli antichi vitigni del territorio, e nel 1981 la società di consulenze viticole ed enologiche Riccardo Cotarella S.r.l., della quale è presidente. Enologo di fama internazionale, docente di Viticoltura ed enologia presso l’Università della Tuscia di Viterbo e accademico aggregato dell’Accademia dei Georgofili, dal 2013 è presidente di Assoenologi; alla professione di enologo ha costantemente affiancato l’impegno civile, seguendo nel processo di formazione agrovinicola i giovani della comunità di San Patrignano, partecipando al progetto “Wine for Life” della Comunità di Sant’Egidio e seguendo a Bethelem (Palestina) la cantina Cremisan, azienda retta dalla comunità dei Salesiani. Nel 2014 è stato scelto come presidente del Comitato scientifico per l’allestimento del padiglione del vino italiano di Expo 2015. Una biografia dell’imprenditore italiano è stata pubblicata da N. D’Antonio sotto il titolo Riccardo Cotarella. Quasi un ritratto (2012).
(foto Wine & Travel)
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