Dichiarazione del consigliere comunale Eugenio Riccio, capogruppo di Federazione popolare per Catanzaro:
“Da settimane stiamo assistendo a un pazzesco aumento dei contagi da Covid anche a Catanzaro. Vediamo lunghe file di cittadini in attesa per un tampone fuori dalle farmacie o dai centri diagnostici privati. Sappiamo, quasi tutti, di qualche amico o familiare in quarantena a casa perché ha contratto il virus o è stato a contatto con un positivo.
Ascoltiamo in tv o leggiamo sulla stampa, cartacea o on line, della grande mole di lavoro svolta ogni giorno dal laboratorio di Microbiologia del Pugliese. Abbiamo constatato il timore di essere contagiati, l’azzeramento degli assembramenti, i locali svuotati o comunque molto meno frequentati, i cenoni annullati per… senso di responsabilità. Abbiamo anche notato fra la sera del 31 dicembre e il giorno di Capodanno le pattuglie di Forze dell’Ordine che giustamente, su indicazione delle Prefetture, quindi del ministero dell’Interno, hanno controllato la validità dei super green pass negli esercizi di ristorazione.
Tutto legittimo e doveroso, ci mancherebbe altro in questa situazione di chiara emergenza con numeri mai raggiunti prima nella nostra regione e nella nostra città.
In un contesto del genere tutti si sarebbero aspettati un intervento incisivo del dipartimento Prevenzione dell’Asp. Di recente ho letto di un premio consegnato al suo responsabile, e quindi non avevo dubbi che i tanti ritardi e i tanti cortocircuiti verificatisi l’anno scorso non si ripetessero. Purtroppo, però, ho avuto modo di toccare con mano, in virtù delle innumerevoli segnalazioni ricevute, l’assoluta mancanza di organizzazione del dipartimento in oggetto. Che ripete sempre gli stessi errori: uffici chiusi nei festivi, assenza di risposte alla cittadinanza, attesa di una settimana per conoscere l’esito dei tamponi. Qualcuno mi ha addirittura riportato il contenuto di una risposta che suonava così: “Se non la chiamiamo vuol dire che è negativo”.
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Nonostante l’incremento dei numeri, questi non sono comunque paragonabili a quelli, molti più alti, che fanno saltare il tracciamento in Italia. Qui si blocca tutto per mancanza di organizzazione. Quante persone sono in isolamento fiduciario perché l’Asp non dà le risposte dovute? Quante attività economiche si bloccano perché la gente è costretta a casa, sta bene, magari non ha il Covid, ma non può uscire perché attende che l’Asp gli fornisca l’esito del tampone?
Come se non bastasse, va aggiunto l’unico luogo in cui fare tamponi approntato dall’Asp nel quartiere Lido, che ha fatto registrare file assurde e un costante blocco alla circolazione dei veicoli rivelandosi assolutamente insufficiente.
Ora, posso capire la mancanza di personale, il diritto alle ferie etc. etc. Ma è mai possibile che il dipartimento Prevenzione dell’Asp di Catanzaro continui a essere un mondo a sé, che segue orari d’ufficio nonostante l’importanza della propria funzione, che perseveri nell’incapacità di dare risposte alla cittadinanza? No, ovviamente, e mi appello al presidente della Regione Roberto Occhiuto perché faccia qualcosa: finora si è speso molto per la sanità, ha fatto blitz e approvato pratiche importantissime, ma deve fare qualcosa anche per l’Asp del capoluogo. Nel frattempo, ho scritto un esposto contro il dipartimento di Prevenzione che consegnerò alle Autorità preposte
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