“Conservatorio, già arenata l’intesa tra Comune e Tchaikovsky?”

riceviamo e pubblichiamo da Enrico Consolante*

“Da marzo dello scorso anno, quando sono state consegnate le chiavi del prestigioso palazzo Stella all’Istituto Tchaikovsky, non si hanno ancora notizie sull’avvio delle attività del conservatorio musicale nel centro storico. Avevo lodato, anzitempo, questa operazione voluta dal sindaco Abramo per costruire un nuovo tassello del sistema di alta formazione culturale, ponendo le basi anche per il ripopolamento del cuore della città con la presenza di giovani allievi. Purtroppo, devo constatare che, nonostante le buone intenzioni, ancora siamo ben lontani dal vedere la Stella riprendere vita.

Mi chiedo, dunque, perché si sia arenato il dialogo avviato tra l’amministrazione provinciale e l’istituto Tchaikovsky, dal momento che sono trascorsi diversi mesi da quando il dirigente preposto dell’ente intermedio ha affermato di essere ancora in attesa della richiesta che il Conservatorio avrebbe inviato in merito ad una rivisitazione degli spazi interni dell’edificio, funzionale all’avvio delle attività didattiche. A questo passaggio sarebbe, infatti, legata la definizione della pratica dell’agibilità del palazzo. Il Tchaikovsky ha proceduto a presentare le carte richieste? Oppure è la Provincia ad essere in ritardo con i successivi e necessari passaggi amministrativi? Si spera che questo stallo non duri ancora a lungo, i diretti interessati perderebbero credibilità. Di fatto, il palazzo Stella è ancora chiuso e non si intravede nessuno spiraglio positivo”.

*consigliere comunale gruppo Misto

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