Comunali: due mesi al voto e 4 (per ora) candidati sindaco

E’ ormai in pieno svolgimento la corsa alle candidature per le amministrative di Catanzaro del 12 giugno. Lo scenario è diverso dalle precedenti consultazioni: non c’è più il bipolarismo frontale fra centrodestra e centrosinistra, a causa dissidi in una coalizione e addirittura l’assenza di candidati-sindaco nell’altra. Il centrosinistra prova a compattarsi: il PD nazionale ha scelto il prof universitario Nicola Fiorita su cui converge anche il M5S.

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La decisione romana ha trovato sensibile l’avvocato Aldo Casalinuovo, che ha fatto un passo indietro a sostegno del primo; ma non dal docente dell’università Magna Graecia Valerio Donato, il quale ha stracciato la sua storica tessera dem, mantenendo la candidatura a sindaco da civico che propone un progetto di ‘campo largo’.

Il concetto stesso di larghezza, ritenuto eccessivo, sottopone Donato a critiche feroci che lo accusano di paravento per le candidature di gran parte dei consiglieri di centrodestra uscenti dal quarto mandato, il più turbolento, del sindaco Sergio Abramo (ex forzista ed ora Coraggio Italia).

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Il docente UMG ha infatti incassato l’appoggio palese sia della Lega che di Forza Italia, mentre Fratelli d’Italia è ancora recalcitrante in attesa di indicazioni meloniane, con la parlamentare indigena Wanda Ferro pronta a sparigliare le carte in qualsiasi momento scendendo in campo di persona.

In corsa c’è anche Antonello Talerico, presidente dell’ordine degli avvocati, su cui convergono i moderati di Calenda (Azione) ed il Pri. Talerico è stato abiurato dal coordinatore regionale di FI in quanto ha proposto e vinto in primo grado il ricorso contro l’elezione di una consigliera regionale azzurra (Fedele) da primo dei non eletti; ma ha pure fatto sapere che in caso di elezione opterebbe per la poltrona di primo cittadino.

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Ultimo contendente (al momento) un altro legale: è l’avvocato Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale Codacons, refrattario alle ‘beghe’ ed ai ‘riciclati’ ed in corsa col sostegno della sinistra radicale, Rifondazione, Potere al Popolo e Calabria resistente e solidale. La bagarre delle liste è appena iniziata.

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