Aggressioni e telefoni-giocattolo: la vergogna della postazione Asp di S. Maria

E’ sempre più intollerabile la situazione della postazione sanitaria di continuità aassistenziale a Santa Maria di Catanzaro.

La situazione di degrado e difficoltà operative, ma anche di pericolosità, peggiora al punto tale che gli stessi medici che vi prestano servizio nell’ex guardia medica sono costretti a prendere posizione.

Come si legge in un post pubblico del dottor Alessandro Testa, noto cardiochirurgo, “è necessario che la situazione in cui versa la postazione CZ2 della continuità assistenziale  sita in via Molise sia nota a tutti i suoi potenziai utenti.

E che tutti i catanzaresi sappiano in che modo l’Azienda Sanitaria Provinciale gestisce la tutela sanitaria del territorio e quali siano le conseguenze che l’abbandono del territorio stesso hanno su di essi.

La postazione di guardia occupa la ex delegazione comunale, al centro di una piccola zona verde dove giocano bambini, si riuniscono adolescenti e un cospicuo numero di balordi crea chiasso e confusione.

Manca una recinzione che impedisca a chicchessia di raggiungere l’edificio; a noi medici di guardia la suspence di aprire sperando di non dover fronteggiare violenza e aggressione.

Violenza e aggressione subite da un collega proprio ieri; solo la sua prontezza e la prestanza fisica gli hanno permesso di impedire a un aggressore munito di arma impropria di esercitare la propria azione violenta su du lui.

Ne ha riportato comunque un trauma alla spalla che oggi verrà sottoposta a indagini cliniche.

Oggi, perché malgrado i carabinieri lo avessero esortato a recarsi in ospedale, il Medico (con la maiuscola) ha voluto finire il turno e non lasciar sguarnita la postazione. Il collega sporgerà anche denuncia ma sarà difficile ottenere un risultato, dal momento che le telecamere di sorveglianza sono spente. E lo sono malgrado ci sia astata un’altra aggressione, mesi fa.

Le numerose PEC da noi inviate non hanno mai ricevuto risposta. Il che è perfettamente in linea con il comportamento solito della dirigenza (con la minuscola) asp.

Nessuna risposta neanche alla richiesta di garze, che mancano, e di farmaci.

Sappiano i cittadini che la postazione di Santa Maria va bene al massimo per una misurazione della pressione e che spesso i presidi utilizzati sono lì perché un medico ha pagato di tasca propria per comprarli.

Che per la dirigenza ASP, Santa Maria è un fastidio.

Sappiano i cittadini di Santa Maria che la postazione è senza telefono: come per le telecamere, la nostra richiesta di rimpiazzo con un apparecchio dotato di identificativo del chiamante si è tradotta nella fornitura di un apparecchio telefonico per anziani (quello nella foto) privo di display.
Prezzo, 24 euro.

Per 22 euro è disponibile lo stesso vergognoso modello ma con display.

Stamattina restituiremo l’apparecchio e pretenderemo di avere quello che ci spetta per legge. Quello che le altre due postazioni posseggono.

Sappiano i cittadini che noi medici faremo di tutto, anche denunciando la situazione in un esposto alla Procura della Repubblica, perché essi possano godere, a Santa Maria, dello stesso diritto costituzionale garantito a Catanzaro Lido e a Catanzaro Centro.

Sappiano, i cittadini di Santa Maria, che in assenza di mezzi che garantiscano la nostra incolumità, l’accesso ai locali della guardia medica sarà molto più difficile e complicato. Siamo medici non marines, siamo esperti di medicina non di lotta corpo a corpo e, non voglia il destino, di lotta armata.

Questa lettera viene idealmente consegnata anche alla nuova amministrazione comunale, proprietaria dello stabile in uso, affinché verifichi le condizioni in cui si esercita la medicina territoriale e faccia sentire tutto il proprio peso sull’azienda sanitaria.”

 

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