Si è spento a causa di una malattia il poeta vernacolare Mario Martino.
Di animo buono e di carattere volitivo, Mario ha rappresentato per anni la coscienza critica popolare della città, stigmatizzando alla sua maniera fatti e personaggi che non gli andavano a genio.
Apprezzato tipografo, aveva in varie occasioni proposto idee per radicare ed esaltare la sua catanzaresità, come la riproposizione del celebre periodico ‘U monacheddhu”, satira politica e poesia in vernacolo.
Poi l’impetuoso avanzare della tecnologia lo aveva frenato, assieme a qualche mancato sostegno economico che avrebbe gradito per continuare.
Ma la gente comune lo ha sempre apprezzato, anche per il suo evidente trasporto nei confronti di città comunque lontana dalla tipologia dei suoi tempi, ormai non più proponibili.
Nella registrazione realizzata nel 2015 Mario Martino recita una delle poesie più vere e sentite scritte alla sua Catanzaro.
(i funerali oggi alle 16 nella chiesa Valdese del quartiere Maddalena)
Commenta per primo