Nuova alba per la Torre Cavallara: sùbito progetti di valorizzazione

Ieri il post sui social da parte del sig. Paolo Pontieri: La #TorreCavallara e terreno circostante non sono più di nostra proprietà. Sono stati venduti; naturalmente i “beni culturali” (Ministero, soprintendenza ecc.), hanno avuto il diritto di prelazione loro spettante per legge, ma che hanno deciso di non esercitare. Questa comunicazione sia sufficiente, ci auguriamo tutti, a che la nostra famiglia o società, non sia più messa in mezzo a qualunque titolo.
A domanda “a chi è stato venduto il tutto?”, vi anticipo che non ho il diritto di rispondervi cosicché vi asterrete dal chiederlo risparmiando tempo.
Quattro righe asettiche che avevano fatto pensare al peggio
Oggi invece trapela la straordinaria novità
Ad acquistare la Torre una società catanzarese che ha intenzione di farla diventare simbolo del retaggio culturale cittadino, preservandola dall’ulteriore degrado ed anzi potenziandone le capacità attrattive.
A questo proposito oggi, dopo lavori di sistemazione del terreno, circa 60 studenti della facoltà di architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, hanno effettuato un sopralluogo coordinati dai professori Franco Prampolini e Marcello Sestito. Quest’ultimo, catanzarese e marinoto doc (in foto col cappello)  è un professionista che si sta occupando del progetto e per il quale la Torre rappresenta un luogo assai caro.
Gli studenti al termine del percorso di studi redigeranno progetti -con relativi plastici- presentati durante un apposita manifestazione. Tra questi si auspica possa essere scelto il progetto “vincitore” per dare volto e dignità alla Torre Cavallara di Catanzaro.

Oltre all’Università c’era anche il liceo scientifico Fermi del capoluogo, con la prof. di Storia dell’arte e disegno Antonella Pascuzzo la quale con i suoi allievi elaborerà una tesi avente ad oggetto la Torre, per creare all’interno della struttura un locale dove ospitare istallazioni e/o mostre pittoriche e plastiche.

Non poteva mancare l’archeologo Francesco Cuteri che seguirà i vari processi che consentiranno di rivalutare al meglio i resti della Torre Cavallara.

Il coinvolgimento degli attori interessati continuerà con la Sovrintendenza e l’Accademia delle Belle Arti

Finalmente…

LA DESCRIZIONE SUL SITO DEL  FAI

Torre di avvistamento del XVII secolo, è adagiata su una collina a pochi passi dalla costa ionica catanzarese. La costruzione venne edificata con scopi di difesa contro le invasioni saracene.
La torre, a base quadrangolare, è detta “Cavallara” perchè ospitava i Cavallari, responsabili delle comunicazioni veloci in caso di pericolo. I cavalli erano ospitati al piano terra, in un ambiente con volta a botte e pilastro centrale. L’accesso al piano superiore avveniva tramite scala esterna con ponte levatoio. La Torre Cavallara era inserita in un ampio sistema di strutture di avvistamento edificate lungo tutta la costa. Il prezioso “Codice Carratelli”, manoscritto di fine XVI secolo costituito da 99 acquerelli di recente riscoperta, ne raffigura complessità ed importanza. Dalla spianata in cima alla collina su cui poggia la torre si apre la vista a tutto il Golfo di Squillace, la meravigliosa terra che affaccia sul Mar Ionio, da Isola Capo Rizzuto a Punta Stilo. Un territorio oggi distribuito tra le province di Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria, unico per interesse storico e bellezze naturali.
Una terra in cui vivono il mito di Ulisse, la memoria dei fasti della Magna Grecia e dell’Impero Romano, dei Bizantini e degli Arabi. Aree archeologiche come quella di Scolacium, a pochissimi chilometri dalla Torre Cavallara, e borghi medievali arrampicati sulle colline: ovunque testimonianze della grande opera dell’uomo. Un territorio in cui convivono le acque cristalline dello Ionio e i monti possenti e boscosi. Che profuma di agrumi ed eucalipti, accarezzato dalla bellezza dei magnifici uliveti, mai avaro di specialità della cucina mediterranea. La sponda ionica dell’istmo più stretto d’Italia dominato dal mitico Monte Tiriolo. La Torre Cavallara è dunque un luogo che abbraccia questa terra al centro del Mediterraneo, la cui ricchezza è l’infinita varietà del patrimonio storico, paesaggistico e culturale.

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