Cliente senza green pass: Nas multano titolare ristorante

CONTROLLI INTENSIFICATI

Il cliente era privo di green pass ed i carabinieri hanno sanzionato il titolare del ristorante.

E’ accaduto a Falerna dove il proprietario di un noto locale ha subìto il controllo improvviso dei Nas.

Uno dei clienti che stavano consumando è risultato privo della certificazione vaccinale.

Il titolare, tenuto al controllo per l’accesso e la consumazione, dovrà pagare la relativa multa.

CALABRIA

Nel resto della Calabria, a Reggio, sanzionato il legale responsabile di un circolo culturale  poiché responsabile di aver permesso a 5 clienti di intrattenersi all’interno del locale sebbene privi di dispositivi di protezione individuale (mascherine).
Analogo controllo  effettuato anche presso una sala scommesse presso la quale  sanzionati il titolare e 9 minorenni poiché sopresi senza dispositivi di protezione individuale (mascherine). Al riguardo 2 ragazzi  denunciati per essersi rifiutati di mostrare i documenti di identificazione. Elevate sanzioni amministrative per complessivi € 10.600

ITALIA

Ad oggi, in tutta Italia,  ispezionate oltre 12 mila attività ed esercizi, contestando 778 violazioni all’obbligo del green pass, delle quali 428 a datori di lavoro e titolari di attività commerciali ed erogazione di servizi oggetto di obbligo di certificazione COVID come ristoranti e bar, sale scommesse, palestre e centri estetici e massaggio, ritenuti responsabili di omessa verifica del green pass.

Ulteriori 350 sanzioni applicate nei confronti dei clienti e utenti, mentre 68 contestate a dipendenti impegnati in attività lavorative sebbene privi di certificato verde.

Gli esiti delle ispezioni dei NAS evidenziano che 497 sanzioni (pari al 64% complessivo) hanno riguardato strutture di somministrazione di alimenti e bevande, quali ristoranti, pizzerie e bar, delle quali 93 hanno interessato il mancato controllo/possesso del green pass da parte degli operatori delle attività; ulteriori 108 (14%)  contestate presso sale scommesse, sale gioco e attività ricreative, 91 (12%) presso palestre e piscine, nonché 57 (7%) nell’ambito dei servizi di estetica e centri massaggio, per un valore complessivo di oltre 312 mila euro di sanzioni

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