Consiglio regionale: Amalia Bruni aderirà al Gruppo misto

POLITICA REGIONALE

Nel comunicato non c’è traccia ma durante la riunione streaming, avvenuta con i rappresentanti della coalizione di centrosinistra, l’ex candidata governatrice Amalia Bruni prossima consigliera regionale, ha annunciato l’intenzione di aderire al Gruppo misto.

Una decisione sorprendente, ma solo fino ad un certo punto. La scienziata lametina infatti, è vero che sia stata scelta ed appoggiata dal Pd; ma è altrettanto innegabile che ha concesso apertura e fiducia al M5S.

La decisione di far parte del gruppo misto potrebbe giustificarsi con la volontà di non scontentare alcuno dei due gruppi.

In ogni caso una presa di posizione che ha già scatenato reazioni

IL TESTO DELLA BRUNI

“Ci siamo ritrovati tutti con lo stesso entusiasmo di prima e con tanta voglia di renderci utili anche come opposizione.

Presto ci vedremo in presenza per organizzare quello che sarà il nostro lavoro sui territori, sono molto fiduciosa perché il clima è sereno e cordiale e la voglia di fare bene è tanta. Faremo un’opposizione costruttiva, ragionata responsabile tenendo sempre la barra dritta sul bene della nostra collettività.

Il miglioramento della qualità di vita dei calabresi è il nostro obiettivo primario”.

I calabresi non hanno sfruttato l’occasione, forse irripetibile, di realizzare la rivoluzione civica che avrebbe potuto dare una speranza reale di cambiamento a questa regione imprigionata dai trasversalismi, dal malaffare, dalla corruzione, dal potere che si nutre di clientelismo e arretratezza.

Non hanno voluto scommettere su Luigi De Magistris, disegnando un esponente della società civile, e oggi ci ritrovano come capo dell’opposizione la propria candidata alla presidenza. Ma Amalia Bruni non  l’aveva scelta e voluta il Partito democratico?

La fiducia che le è stata attribuita dai cittadini e della parte politica che l’ha scelta viene ripagata in questo modo. La storia si ripete, leggiamo pagine amare che avevamo già archiviato dopo Pippo Callipo”.

L’ACCUSA DELLA SEN. GRANATO

Invece la scienziata lametina ha pensato bene di annunciare nel corso della prima riunione della coalizione nel post elezioni dove gli alleati le hanno chiesto di continuare insieme il percorso intrapreso in campagna elettorale che aderirà al gruppo misto, e che assicura una “opposizione costruttiva” – afferma ancora Granato –

La domanda sorge spontanea, direbbe qualcuno: potrebbe definirci il concetto di ‘opposizione costruttiva’?

Significa che è pronta ad essere talmente comprensiva e conciliante con Occhiuto e la sua maggioranza da scendere a produttivi compromessi schermandosi dietro il ‘bene della Calabria’?

Ancora un volta il Pd ha sbagliato prima il metodo e poi la figura su cui puntare. Espressione della società civile che usa il Partito come un taxi, e sfrutta la coalizione che l’ha sostenuta, per parcheggiarsi cinque anni in Consiglio regionale tradendo il ruolo  affidato dai calabresi: questo significa in soldoni aderire al Gruppo Misto.

Non è né carne, né pesce (come Callipo).

Come saranno in grado le minoranze di tenere a bada gli appetiti di un centrodestra sempre più famelico, sempre capace di ricompattarsi sulla gestione di potere e risorse, i calabresi lo scopriranno presto, sulla propria pelle”.

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