Esame clinico al 2023, prof. Lombardo: “Nei numeri la spiegazione”

Ha fatto molto discutere, specie sui social, la lettera dell’associazione  A Filanda pubblicata dalla nostra testata e relativa ad un esame di otorino presso il policlinico di Catanzaro fissato a febbraio 2023. Il direttore della Unità Operativa Complessa dell’ospedale universitario prof. Nicola Lombardo ci ha scritto una risposta garbata e motivata in cui cono sono specificate in modo pressoché ineccepibili le cause di tale lunga attesa.

La pubblichiamo interamente sperando sia ulteriore motivo di discussione e perché no, di soluzione.

Gentile direttore,

in qualità di responsabile della UOC di Otorinolaringoiatria del Policlinico Universitario di Catanzaro desidero fare alcune considerazioni sull’articolo da Voi pubblicato circa la lunga lista d’attesa per un esame polisonnografico presso l’Otorinolaringoiatria di Germaneto.

Ringraziandola per avere acceso i riflettori sulle manchevolezze del sistema sanitario, che non sta a me giudicare, colgo lo spunto per dare una risposta ai vostri  lettori ed associati ,  soprattutto al cittadino che ha giustamente sollevato il problema.

La prima considerazione che mi viene da fare è che i centri che erogano questa prestazione nella nostra provincia sono distribuiti uno presso l’Ospedale di  Chiaravalle Centrale, e gli altri due presso lo stesso policlinico universitario di Catanzaro nei reparti di Pneumologia e Geriatria.

Questo esame non lo esegue nessun altro presidio della nostra città e soprattutto alcun reparto di otorinolaringoiatria di tutta la regione.

La  UOC di Otorinolaringoiatria del Policlinico è stata molto attiva nella formazione del personale medico specializzato in questa area dei disturbi della ventilazione nel sonno avendo creato uno dei pochissimi Master Universitari in Italia di secondo livello,  conclusosi nel 2019,  e che ha specializzato ben 17 medici nella diagnosi della sindrome delle apnee ostruttive notturne.

La UOC di Otorinolaringoiatria si è quindi inserita in questa area , a supporto di un’attività di didattica e di ricerca da noi condotta, fornendo quindi un suo pur piccolo contributo all’espletamento della richiesta di esami dei disturbi respiratori nel sonno.

Ecco appunto il nodo cruciale.

L’enorme richiesta di esami polisonnografici su tutto il territorio nazionale, si stima che in Italia debbano essere eseguiti almeno tre milioni di esami all’anno e in Calabria almeno 80.000, ha ingolfato il sistema sanitario nazionale e regionale .

Nel mio reparto con un apparecchio ed un esame al giorno nella migliore delle possibilità si possono erogare ipoteticamente 150 esami all’anno. Si comprende che esaudire la richiesta degli 80.000 esami l’anno è praticamente impossibile nonostante il contributo dei pochissimi centri regionali in cui si effettua tale esame. In Calabria mi risulta che siano stati effettuati 1000 esami in un anno e cioè sia stato assolto solo l’1% della richiesta.

Un  comunicato dell’associazione dei medici di famiglia della città di Catanzaro MEDIASS nel luglio del 2020, come da notizia riportata dai giornali, lamentava l’enorme difficoltà ad effettuare tale tipo di prestazione nella nostra città .

Tale problematica è comune in tutta la nazione e le strutture pubbliche stentano  ad esaudire tale richiesta, e se fa una ricognizione su tutto il territorio nazionale vedrà che prenotazioni intorno all’anno sono comuni in tutte le regioni di Italia.

UOMINI E CIFRE

Per quello che mi riguarda,  chiamato in causa dal titolo del giornale, informo che la UOC di  Otorinolaringoiatria del AOU Mater Domini di Catanzaro è composta dal sottoscritto, e da altri due medici in organico di cui uno a tempo parziale.

Con un organico così risicato, una scarsa dotazione di posti letto solo due, comprenderà che è molto difficile sostenere la richiesta sanitaria della nostra Regione. Non dimentichiamoci che nel 2020 per oltre 4 mesi l’attività ambulatoriale dell’ORL ha subito una sospensione per la pandemia COVID, uno dei medici in servizio ha contratto il virus impedendo di fatto per altri due mesi l’attività ambulatoriale.

Spero di aver chiarito le ragioni di tale lungaggine della lista di attesa. Sono però disponibile ad individuare e seguire qualunque via che possa migliorare l’offerta della UOC di Otorinolaringoiatria a tutela del sacrosanto diritto di ogni cittadino calabrese a curarsi nella propria regione.

Sono solito dire che produrre tanti chili di pane con un solo chilo di farina non è possibile.

Spero  che si investa sulla nostra UOC che da sempre assolve un ruolo preminente nella nostra regione nella cura specialmente dei tumori delle prime vie aeree e delle corde vocali in specie.

Cordiali Saluti – Prof. Nicola Lombardo – Direttore UOC  di Otorinolaringoiatria – Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini di Catanzaro

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