Anci, Scerbo: “No a vicepresidenza, ma darò contributo”

Il sindaco di Marcellinara ha invitato ad una riflessione sul numero esiguo di presenti alla votazione: 92 su 384

“È stata un’Assemblea congressuale Anci vera, dura, se pensiamo che da Roma trasversalmente Pd e Forza Italia volevano il rinvio (immotivato!) e finalmente anche con un voto su due mozioni diverse riguardo il ruolo che deve avere l’Associazione dei Comuni in Calabria”: questo il commento del Sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo, riguardo lo svolgimento dell’Assemblea di Anci Calabria che ha eletto quale presidente il Sindaco di Rende, Marcello Manna.

“Certo – ha evidenziato il sindaco Vittorio Scerbo – vedere solo 92 sindaci calabresi presenti, su 384 associati, dovrebbe far scattare un campanello d’allarme. C’è da lavorare e recuperare parecchio sul fronte istituzionale di rappresentatività di Anci Calabria. I tavoli apparecchiati a cui sedersi non mi sono mai piaciuti e, anche se a Rende, in trasferta, contro il sindaco di Rende ho presentato la mia idea di Anci Calabria e ringrazio, per questo, i 26 colleghi sindaci che hanno apprezzato le idee che ho proposto e il coraggio di metterci la faccia su quel tavolo già apparecchiato. Prima di andare al voto, allo scrutinio segreto – ha continuato – mi è stata offerta dal collega Manna la vicepresidenza di Anci per evitare la conta. Ho rifiutato e ho mantenuto la mia candidatura per la stessa dignità e forza delle idee per cui mi sono presentato e per cui non servono poltrone. Proseguo, ben sapendo di avere la coscienza a posto per il ruolo di sindaco che ricopro, che rappresenta un onore soprattutto perché sta portando agli onori della cronaca in modo positivo la nostra piccola comunità di Marcellinara. Come si fa in democrazia, ci si mette a disposizione negli Organi dell’ente o associazione per cui ci si candida: è questo ho detto al collega Manna eletto Presidente, augurandogli buon lavoro”

“Per il resto – ha concluso il sindaco Vittorio Scerbo – non me ne vogliano i suscettibili politici catanzaresi, ma bisogna prendere atto che il territorio di Catanzaro non conta nulla nelle scelte politiche della Calabria. Ora si va avanti con coerenza e maggiore determinazione verso le prossime sfide”.

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