
Riceviamo e pubblichiamo
IN LOMBARDIA SONO 21 PER 9 MILIONI CON UN RAPPORTO DI UNA OGNI 420.000 ABITANTI, IN CALABRIA CON LO STESSO RAPPORTO SCATTEREBBE LA QUARTA”
A me non interessa se l’ospedale di Cosenza avrà un’unità di cardiochirurgia, a me interessa che venga confermato al Sant’Anna Hospital l’accreditamento della sua storica unità di cardiochirurgia. E non mi si venga a dire che quattro cardiochirurgia sarebbero troppe in Calabria. Nell’opulenta Lombardia, a fronte di 9 milioni di abitanti, le unità sono 21, con un rapporto di una ogni 420.000 residenti. In Calabria il rapporto attuale è di un’unità ogni 600.000 abitanti.
Basterebbe applicare il rapporto esistente in Lombardia per recuperare lo spazio per la quarta unità di cardiochirurgia. Senza contare che la Calabria ha una caratterizzazione morfologica molto particolare e un sistema viario e del trasporto neanche minimamente paragonabile alla Lombardia e quindi, in una branca medica in cui ogni minuto può essere decisivo per salvare delle vite, una quarta unità si giustificherebbe ampiamente.
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E’ una questione di volontà politica. Io credo che la Calabria abbia bisogno di una struttura privata di eccellenza come il Sant’Anna Hospital che ha acquisito e consolidato nei decenni una grande esperienza e anche una notorietà nazionale proprio per le ottime prestazioni in questo campo. La Regione e l’Ufficio del Commissario non si tirino indietro e dimostrino con i fatti di volere potenziare il sistema sanitario calabrese, chiedendo al ministero competente l’autorizzazione a passare da tre a quattro unità di cardiochirurgia.
Così si possono evitare le guerre di campanile, le rivendicazioni territoriali che fanno tanto male alla nostra terra. Si faccia pure la cardiochirurgia all’Annunziata, ma senza toccare quella pre-esistente del Sant’Anna. Il coraggioso tentativo del gruppo Citrigno di fare tornare a splendere questa nostra realtà sanitaria, salvaguardando tanti posti di lavoro, deve essere sostenuto e non ostacolato. Da parte mia, posso solo ricordare a me stesso di avere ingaggiato già dal 2020 una battaglia in difesa di questa struttura privata di eccellenza che, all’epoca, venne vessata dai commissari dell’Asp e quindi spinta alla chiusura. Oggi questa battaglia va portata avanti, con maggiore vigore.
Sergio Costanzo consigliere comunale Forza Italia