E’ Salvatore Curcio il magistrato che succede a Nicola Gratteri a capo della Procura di Catanzaro. Il Plenum del Csm ha nominato il magistrato, attualmente capo dell’ufficio di Lamezia Terme, come nuovo procuratore della procura antimafia di Catanzaro.
I consiglieri laici e togati hanno quindi approvato la proposta di delibera della quinta commissione che, tuttavia, ha suscitato forti polemiche nel candidato Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto con le funzioni di reggente della procura di Reggio Calabria. Il pm antimafia infatti ha inviato dodici pagine di osservazioni, nelle quali ha contestato la scelta di proporre Curcio come capo della Dda del capoluogo di regione calabrese. Tuttavia, il Plenum non ha cambiato orientamento.
Curriculum
Dal 1990 al 1993 Curcio ha ricoperto ruoli giudicanti presso il Tribunale di Catanzaro come Giudice Istruttore, Giudice per le Indagini Preliminari e Giudice dell’Udienza Preliminare. Dal 1993 al 2012 ha esercitato funzioni requirenti presso la Procura della Repubblica di Catanzaro, collaborando con la Direzione Distrettuale Antimafia e affrontando reati contro la Pubblica Amministrazione, l’ambiente, il terrorismo e l’eversione.
Dal 2012 al 2017 è stato sostituto procuratore generale presso la Procura Generale di Catanzaro, con incarichi nella Dda e come magistrato anziano reggente presso la Procura di Lamezia Terme. Dal 2017 è Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme, ottenendo eccellenti risultati sia organizzativi che giudiziari.
La sua carriera si è distinta per l’impegno nel contrasto alla criminalità organizzata, con approfondite indagini sulla ‘ndrangheta e le sue connessioni con altre mafie italiane e internazionali.