La Seconda Sezione Penale del Tribunale di Catanzaro ha emesso sedici misure di Sorveglianza
Speciale di Pubblica Sicurezza accogliendo le proposte del Questore di Catanzaro, scaturite da
approfondite ed accurate attività istruttorie condotte dalla Divisione Polizia Anticrimine, nei
confronti di persone residenti in città e comuni della provincia, indiziate dei delitti di atti persecutori
e dei delitti di maltrattamenti contro familiari o conviventi.
Nel campo delle misure di prevenzione, per tutelare la vittima di condotte maltrattanti o
persecutorie, ai sensi dell’art. 4, comma1, lettera i-ter del Decreto Legislativo 159/2011, il
Questore, quale Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, può proporre al Tribunale la
misura della Sorveglianza Speciale per un determinato periodo (non inferiore ad 1 anno e non
superiore a 5 anni), quale forma di controllo più incisiva, richiedendo anche che venga
accompagnata da alcune prescrizioni, come, per esempio, il divieto di avvicinarsi ai luoghi
frequentati abitualmente dalla parte offesa, l’obbligo di allontanarsi immediatamente qualora
dovesse casualmente incontrarla, l’obbligo di non effettuare comunicazioni epistolari, telefoniche o
telematiche con la vittima.
Delle sedici misure prevenzionali, della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, 13 sono
state irrogate nel primo semestre del 2024 e 3 nel corrente mese. Le persone destinatarie, 15 italiani
e uno straniero, che risiedono in Catanzaro e in diverse cittadine del territorio provinciale devono
osservare una serie di obblighi e divieti previsti dalla specifica norma, compreso il divieto di
avvicinamento alla parte offesa ed ai luoghi frequentati dalla stessa. Inoltre, si è provveduto nei loro
confronti al ritiro dei documenti di identità validi per l’espatrio.
Sono otto le misure di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza disposte per gravi indizi in
ordine alla condotta di maltrattamento. Si tratta di un uomo di 68anni al quale è stata applicata la
misura di 1 anno; di un 59enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni; di un 45enne al quale è
stata applicata la misura 3 anni; di un 51enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni; di un
41enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni.
Per altri 3 soggetti, oltre alla Sorveglianze Speciale di P.S. è stato disposto anche l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza nei confronti di un 29enne al quale è stata applicata la misura di 1 anno; di un 34enne al quale è stata
applicata la misura di 1 anno e 6 mesi; di un 50enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni.
Altre otto sono le misure di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza disposte per gravi
indizi in ordine alla condotta di atti persecutori. Si tratta di un uomo di 74 anni al quale è stata
applicata la misura di 2 anni e 6 mesi; di un 64enne al quale è stata applicata la misura di 2 anni;
una donna di 49 anni al quale è stata applicata la misura di 2 anni; di un 75enne al quale è stata
applicata la misura di 3 anni; di un 45enne al quale è stata applicata la misura di 3 anni; di uno
straniero di 58 anni al quale è stata applicata la misura di 2 anni; di un 60enne al quale è stata
applicata la misura di 3 anni; di un uomo di 47 anni al quale oltre alla Sorveglianza Speciale di P.S.
della durata di 2 anni è stato applicato il braccialetto elettronico
Le condotte criminose reiterate nel tempo dalle persone destinatarie delle misure prevenzionali, si
sono perpetrate in ambito familiare o al termine di relazioni sentimentali con conviventi e, in alcuni
casi vittime di maltrattamenti ed atti persecutori sono stati anche i figli in tenera età.
L’esortazione della Polizia di Stato è sull’importanza che le vittime continuino a denunciare
tutti i comportamenti di vessazione e di violenza, anche di fatti avvenuti successivamente a
quelli per i quali abbiano già presentato una denuncia, che potrebbero essere sintomatici di
una capacità criminale persistente e di una pericolosità sociale del maltrattante e dello stalker.