Sociologo catanzarese eletto nel direttivo nazionale SISS

Si è tenuto nei giorni 26-27 settembre, presso l’università agli studi di Siena, il convegno nazionale
promosso dall’associazione professionale SISS (Società italiana sociologia della salute), sul tema “la
salute tra sfide globali e risposte locali”.

L’incontro ha rappresentato il luogo ideale in cui le due componenti dell’associazione, docenti universitari e sociologi di professione impegnati a diverso titolo nella sanità e nel sociale, si sono confrontati su temi di stringente attualità quali: le possibili
ricadute dell’autonomia differenziata nel campo delle politiche per la salute, prossimità e
riorganizzazione dei servizi territoriali per la salute secondo le indicazioni ed i finanziamenti del
PNRR, modelli organizzativi per la Casa della Comunità, esperienze di partecipazione attiva delle
comunità locali nell’innovazione dei servizi per la salute. Le diverse presentazioni sono state
oggetto di approfondimenti e confronti interregionali ricchi di spunti e di prospettive future.

Nella tavola rotonda sul tema “Sfide e criticità nell’organizzazione dei servizi socio-sanitari”, coordinata
dal sociologo catanzarese Franco Caccia (nella foto), sono state analizzate le più avanzate esperienze, nazionali
ed estere, in campo di integrazione sociale e sanitaria e sono state approfondite le necessarie e
possibili future scelte, alcune delle quali demandate alle realtà locali (regioni, comuni ed aziende
sanitarie), per dare corso alle direttive previste dal PNRR nel campo della salute.

Durante il confronto a cui, tra gli altri, hanno partecipato il presidente della Siss, Rocco di Santo ed il
sociologo, già dirigente del ministero della salute, Saverio Proia, è stato evidenziato il ruolo
strategico dei sociologi all’interno delle organizzazioni impegnate nel campo della salute dei
cittadini: regioni, comuni, aziende sanitarie, università ed enti non profit.

Una figura probabilmente non ancora ben conosciuta in quanto il percorso di studi universitari è centrato
sullo sviluppo di competenze ed abilità di particolare utilità per il buon funzionamento delle
moderne organizzazioni. Con dati ed esperienze concrete realizzate sul campo e presentate
nell’importante assise, si ha avuto modo di attestare la forte identità professionale dei sociologi
costruita su un bagaglio di competenze centrate sulle seguenti aree: formazione e gestione risorse
umane, comunicazione interna ed esterna, innovazione organizzativa, ricerca socio-sanitaria su
bisogni e risorse di comunità, progettazione territoriale. Nonostante il variegato repertorio di
conoscenze, competenze e strumenti professionali, la figura del sociologo, è stato evidenziato
durante i diversi interventi del convegno, al momento non risulta purtroppo adeguatamente
valorizzata.

La conferma di tale affermazione è rintracciabile nelle diminuite opportunità di
inserimento lavorativo della figura dei sociologi registrate negli ultimi anni. “Appare paradossale – ha
puntualizzato  Caccia –  come proprio nel momento storico in cui, specie dopo quanto vissuto durante il covid,

si è compresa l’urgenza di adottare approcci e scelte organizzative, in campo sociale e sanitario, centrate sulla valorizzazione della
progettazione inter-istituzionale per una salute di comunità, la figura dotata delle competenze
necessarie sia stata ignorata. I numerosi partecipanti all’importante convegno hanno preso atto
della necessità di intraprendere una rinnovata azione di promozione e valorizzazione della figura
del sociologo presso le principali realtà ed istituzioni interessate. Un passaggio, da tutti ritenuto
oramai indispensabile, è stato individuato nell’approvazione della legge di riconoscimento
dell’ordine professionale dei sociologi, strumento già ottenuto da altre figure operanti nel campo
delle politiche sociali e sanitarie. Sull’argomento sono state fornite informazioni incoraggianti in
quanto il cammino è avviato. Sono stati infatti già depositati alla Camera dei deputati due testi di

legge presentati dagli onorevoli Luciano Ciocchetti (vice presidente commissione affari sociali della
camera aderente al partito di Fratelli d’Italia) e dall’on.le Ilenia Malavasi (componente della
medesima commissione e aderente al partito di democratico). La discussione sui testi di leggi,
secondo le informazioni acquisite dagli stessi onorevoli proponenti, a cui è andato il vivo
appezzamento da parte dei convegnisti, sarà calendarizzata a breve.

Durante i lavori del convegno si è proceduto, altresì, alle elezioni del direttivo della SISS per il triennio 2025-2027 a conclusione
delle quali è risultato tra gli eletti anche il professionista calabrese Franco Caccia, responsabile dell’UO servizi
sociali dell’Asp di Catanzaro, autore di diversi testi e pubblicazioni scientifiche sui temi del welfare
di comunità ed approcci innovativi per la salute dei cittadini, già consigliere ed assessore del
comune di Squillace, giornalista pubblicista.

Gli altri componenti del direttivo sono risultati i docenti universitari Roberto Lusardi (università Bergamo), Paolo Guzzo e Luca Benvenga
(università Bari), mentre per la componente dei sociologi professionali sono stati eletti anche Rocco di Santo (Presidi educativi srl di Policoro), Paolo Ugolini (già dirigente sociologo Ausl di Cesena), Simona Olivadoti (Agenzia Regionale Salute della Toscana).