Riceviamo e pubblichiamo da Usb Catanzaro
Scriviamo al Sindaco di Catanzaro, nella speranza che si ponga dalla parte dei cittadini e degli studenti universitari dell’UMG e non solo, anche perché tocca al Sindaco nominare e scegliere una persona adeguata a dirigere la AMC di Catanzaro.
Caro Sindaco, ci rivolgiamo a Lei per evitare di sentire i suoi amministratori della AMC con il solito mantra: una azienda attiva…bus nuovi…bus igienizzati…siamo Leader regionali…, ecc ecc – e soprattutto applicazioni che non ne azzeccano una!! purtroppo di tutte queste “magnificenze“ dell’AMC gli utenti non ne percepiscono nemmeno una!
Abbiamo già in passato avuto modo di segnalare i disservizi del trasporto pubblico locale, risposte mai arrivate, abbiamo solo ricevuto rassicurazioni del cambio di guarda alla direzione della AMC, che attenderemo per verificare il cambio di marcia di questa azienda ormai da anni annichilita da un dominio aziendale e sindacale inconcepibile.
Oggi solo per decenza, perché altri messaggi non si possono leggere, le alleghiamo due post ricevuti con richiesta di intervento di studenti universitari alle prese con il trasporto pubblico catanzarese.
Autobus che non arrivano, gli studenti lontano dal loro ateneo e/o scuola si alzano con il buio per paura di non trovare un bus che li porti a scuola o all’università, corse che saltano: ogni giorno un disservizio nuovo.
Studenti che si vedono ammassati nell’unico bus che passa per non perdere la lezione e devono fare a cazzotti per poter entrare – studenti che arrivano già con i “capelli tesi” a scuola o all’università grazie al cattivo funzionamento giornaliero del TPL.
Gli studenti ovviamente ogni giorno arrivano in ritardo o per niente, peraltro nessuno che li informa su quale possibilità successiva ci può essere di avere un bus – evidenziando che il Docente universitario, che in quel momento sta tenendo la lezione in aula, o mette l’assenza ai ragazzi ritardatari oppure segnala il ritardo, e tutto ciò va ad incidere sul rendiconto finale per gli esami e non solo degli studenti; quindi vanno anche alla ricerca di un genitore o conoscente che li possa accompagnare al fine di non perdere le prime ore di lezione.
Ore ed ore di attesa.
Non è pensabile in un capoluogo di regione che i genitori impegnati a lavorare si devono sostituire mattina o pomeriggio al servizio pubblico che pagano ai ragazzi, per poter studiare; – oltre al pagamento dell’abbonamento anche le spese di benzina e mettiamoci pure intasamento delle vie di comunicazione.
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