Rifiuti interrati: “Arcuri solo erede di un lavoro già impacchettato”

Riceviamo e pubblichiamo dall’avv. Aldo Casalinuovo

“Ho letto la nota dell’assessore all’Ambiente Giorgio Arcuri circa l’avvio, oggi, dei lavori per la realizzazione delle piattaforme interrate per la raccolta dei rifiuti e la cosa, naturalmente, non può che farmi piacere.

Rimango tuttavia alquanto sorpreso dalla narrazione che lo stesso Arcuri fa circa la genesi e lo sviluppo di tale importante progetto. Secondo l’assessore esso sarebbe il frutto delle sollecitazioni sue e di un altro consigliere comunale (d’opposizione, come lo è stato lui fino a due mesi fa) e del lavoro di squadra della giunta Fiorita. Bontà sua, da buon ultimo, infine, mi dà atto che nella mia qualità di assessore all’Ambiente fino all’agosto scorso avrei “rilanciato” il progetto.

Mi permetta Arcuri se la racconto un po’ diversamente da come la racconta lui, ricordandogli che un po’ di autentico garbo istituzionale non guasta mai e che lo stesso lo avrebbe dovuto portare a ben altra illustrazione dei fatti.

Il sottoscritto non ha “rilanciato” il progetto (che, di fatto, al momento del mio insediamento, non c’era), ma – con la necessaria e competente collaborazione del dirigente del settore ing. Antonio Dominianni e di tutti i componenti dello staff Ambiente – lo ha fortemente voluto, recuperando una labilissima traccia iniziale afferente alla possibilità di attingere fondi in materia dal Por Calabria 2014/2020, strutturandola quindi nei necessari contenuti amministrativi e tecnici e portandola a termine. Sono stati dunque curati, in costanza del mio mandato, i vari passaggi del progetto definitivo, di quello esecutivo, dell’aggiornamento dei prezzi e della gara d’appalto, fno alla consegna dei lavori, avvenuta, come anche rilevabile dal sito del Comune, in data 1 agosto u.s., e dunque quando ancora il sottoscritto era in carica.

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Tutto ciò, dopo un confronto serrato con la Regione per assicurarsi che i fondi fossero ancora accessibili e il progetto effettivamente finanziabile, e con la Soprintendenza regionale ai beni culturali per l’individuazione dei siti in cui installare le piattaforme e la loro approvazione.

L’ assessore Arcuri ha dunque soltanto “ereditato” un lavoro – durato circa un anno – già completato sotto il profilo amministrativo e progettuale, aggiudicato e consegnato alla ditta per l’esecuzione, frutto per l’appunto della gestione del settore precedente alla sua.

E non ricordo, francamente, di sue sollecitazioni in proposito, o di avere mai interloquito con lui del progetto, ricordando bene invece dell’impegno profuso da tutto il settore Ambiente e delle mie sollecitazioni (per fortuna sempre riscontrate dal settore stesso) acche’ si procedesse con ogni sollecitudine agli adempimenti tecnici ed amministrativi necessari, giacché il finanziamento per essere effettivamente corrisposto prevedeva e prevede la rendicontazione dei lavori al 31 dicembre prossimo (la ditta ha assunto l’impegno di completarlo in 76 giorni).

Questa la “fotografia” dei fatti.

Certo, non è mai simpatico parlare di se stessi e di quanto si è fatto, però devo sinceramente dire che non lo è altrettanto quando anziché riportare gli accadimenti nella loro oggettività li si deforma, sia pure sottllmente, facendo sostanzialmente apparire ciò che non è.

Aldo Casalinuovo *ex assessore all’Ambiente

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