Convenzione US, Lega: quelle strane uscite al momento del voto

“Nell’ultima seduta del Consiglio comunale è andato in scena un episodio politico dalla gravità inaudita. Al momento della votazione della pratica più importante, il rinnovo della convenzione fra il Comune e l’Us Catanzaro 1929, ben tre ‘fidati’ consiglieri del sindaco Fiorita sono volontariamente usciti dall’Aula per non esprimersi sulla stessa. E non tre consiglieri qualsiasi, bensì Nunzio Belcaro, presidente della Commissione Cultura e Sport, Danilo Sergi, presidente della Commissione Ambiente e Lavori pubblici, e Gregorio Buccolieri, presidente della Commissione Urbanistica nonché – fatto ancor più clamoroso- consigliere delegato dal sindaco a seguire le vicende dello stadio.

Lo afferma il gruppo consiliare della lega al Comune di Catanzaro in una nota.

I tre presidenti di altrettante commissioni, presenti alle votazioni sulla mozione antecedente a quella sulla convenzione e a quelle successive sui debiti fuori bilancio, hanno deciso deliberatamente di sconfessare la posizione della maggioranza e del primo cittadino. Anzi peggio, hanno sfiduciato il sindaco perché la delibera sullo schema di accordo con l’Us Catanzaro 1929 non è stata relazionata dall’assessore al ramo ma dallo stesso Fiorita che in Aula ha dichiarato che in assenza del rinnovo ‘la società non si sarebbe potuta iscrivere al prossimo campionato'”.

“A questo punto  – si legge – la domanda è d’obbligo: Fiorita ha ancora una maggioranza? Possibile che i consiglieri del suo schieramento, su una pratica di tale rilevanza per ammissione dello stesso primo cittadino e sui cui lo stesso ci ha messo la faccia, scappino dalle proprie responsabilità? Come può continuare ad amministrare il Comune di Catanzaro, a fare approvare nuove importanti pratiche se non ha più la fiducia dei suoi? Noi, al contrario, pur dai banchi dell’opposizione abbiamo dimostrato buon senso sia votando la convenzione per l’uso del Ceravolo e restando in Aula, e non è la prima volta, per mantenere il numero legale durante l’esame dei debiti fuori bilancio. Ma la pazienza – si legge infine –  ha un limite e Fiorita dovrebbe chiedersi se è il caso di continuare in queste condizioni”.

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