Non solo un presepe vivente con 70 tra attori e comparse; ma un momento di evangelizzazione sia per chi ha provato e recitato per molte ore; per quanti hanno contribuito a scenografie, dialoghi ed aspetti tecnici; ma soprattutto per i tanti visitatori che in due giorni hanno potuto assistere su prenotazione alla rappresentazione della natività.
A Giovino di Catanzaro la parrocchia S. Teresa di Gesù Bambino ha allestito un’originale quanto inedita esperienza comunitaria, coinvolgendo quasi un centinaio di persone, tra, ragazzi, adulti e non più giovani e preparando un grande set di carta e polistirolo accuratamente rifiniti in poco più di un mese.
Sotto il profilo spirituale la rappresentazione della nascita di Gesù è stato un cammino di preghiera intima molto apprezzato ed a tratti emozionante, che – secondo le intenzioni del parroco don Ivan Rauti e della direttrice artistica Mariuccia Arcuri– diventasse un percorso che facesse ricalcare la vita cristiana di ognuno.
Brani e dialoghi scelti, sulla base delle sacre scritture ma non solo, hanno invitato ad interiorizzare i momenti cardine dell’avvento e della nascita in sette scene.
Durante il giro delle sette tappe sono state rappresentate l’Annunciazione, la visitazione di Maria a Elisabetta, l’annuncio ai pastori, la nascita del Redentore e la visita dei Magi, la presentazione di Gesù al tempio ed un momento di vita quotidiana di Gesù a Betlemme, citta del pane.
Una coraggiosa esperienza comunitaria, inedita a livello diocesana, che ha avuto culmine nella partecipazione come visitatore d’eccellenza, di sua eccellenza l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace mons. Claudio Maniago.
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