Rogo, rilievi sull’impianto elettrico. Corasoniti sul posto

E’ tornato per la prima volta sul posto della tragedia Vitaliano Corasoniti, il papà dei tre ragazzi morti nel tragico incendio del 22 ottobre in Via Caduti XVI Marzo di Catanzaro.

LA PRIMA NOTIZIA

Accompagnato dalla madre e da altri parenti è rimasto davanti al portone di casa (per poi andare via comprensibilmente turbato ed ancora sofferente) mentre una folta delegazione di persone – Vigili del Fuoco, Carabinieri, periti di parte e Ctu nominato dalla procura – è salita al V piano della palazzina popolare per un nuovo sopralluogo.

In particolare, quello di ieri, ha previsto l’esame del contatore e del quadro elettrico che sono stati smontati e controllati dal consulente tecnico d’ufficio (ing. Menniti) nominato dalla procura del Tribunale che sta conducendo le indagini sulle origini del violento rogo nel quartiere Pistoia del capoluogo.

Ci vorrano ora 60 giorni per redigere il verbale con le conclusioni del professionista cosentino, controfirmate anche dai consulenti di parte.

Il magistrato che segue l’inchiesta aperta per omicidio colposo avrà quindi a disposizione un elemento forse decisivo per determinare se le fiamme, innescatesi nella prima stanza, quella della porta di ingresso ed uscita di casa, siano partite dal quadro elettrico o vi siano altre ipotesi.

Migliorano lentamente le condizioni della signora Rita Mazzei, moglie di Corasoniti e mamma di 5 figli, tre dei quali deceduti quella notte, che rimane ricoverata nel centro grandi ustioni di Bari dove dovrà essere sottoposta ad alcuni interventi chirurgici.

Restano invece ancora preoccupanti le condizioni dell’altra ferita, la figlioletta di 10 anni, che si trova nell’ospedale di Napoli.

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