Procura: “Sig. ministro, questa Corte merita una Scuola di Magistratura”

Riceviamo e pubblichiamo dall’avv. Antonello Talerico*

Inaugurata, alla presenza del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, un ‘altra importante opera di edilizia giudiziaria per il Distretto della Corte di Appello di Catanzaro, ovvero la nuova Procura della Repubblica, dotata anche di importanti strumenti tecnologici ed informatici.

Dopo la realizzazione dell’Aula Bunker a Lamezia Terme, anch’essa voluta dal dott. Nicola Gratteri e l’immissione di nuovo personale di cancelleria e di ulteriori magistrati previsto già per il mese di dicembre, il Distretto di Catanzaro, risolti i problemi logistici ed organizzativi, potrà migliorare le proprie performance.

Del resto, ho avuto nel mio intervento  la possibilità di ricordare al Ministro che Catanzaro è stata la Città di uno dei primi maxi processi alla mafia contro i Corleonesi, celebrato sul finire degli anni sessanta ed a carico di personaggi altisonanti come Tommaso Buscetta, Luciano Liggio, Gaetano Badalamenti, Salvatore Greco, Totò Rijna e tanti altri.

Ma è anche il Distretto dove si è celebrato altro importante processo storico, parliamo del processo per la strage di Piazza Fontana, ove vennero processati i vari Valpreda, Freda, Ventura e Giannettini.

Ecco perchè Catanzaro è anche una delle Corti di Appello più prestigiose d’Italia.

In questo quadro ho proposto al nuovo Ministro della Giustizia di pensare ad una sede proprio a Catanzaro della Scuola di Magistratura per la formazione dei magistrati dell’Antimafia, del resto la formazione in questo ambito deve avvenire dove i processi si celebrano davvero.

Difatti, il Tribunale e la Corte di Appello di Catanzaro sono tra i più importanti d’Italia in ragione della competenza che si estende su uno dei territori giudiziari più vasti (sette Tribunali circondariali) esercitata su circa due terzi degli affari giudiziari dell’intera Regione, ove si celebrano numericamente e per tipologia processi molto delicati (maxi processi di ndrangheta, omici ed altri gravi reati), anche con statistiche che superano i più (apparenti) blasonati Tribunali d’Italia.

Nonostante ciò, oggi il Tribunale di Catanzaro è sotto organico, ecco perchè ho ritenuto di rappresentare al Ministro che abbiamo bisogno di risorse umane e finanziarie ulteriori, poiché è umanamente impossibile pensare che un Tribunale del Riesame, quello che decide sulla libertà delle persone, debba giudicare con pochi magistrati che dovrebbero leggere migliaia e migliaia di carte processuali, ascoltare e leggere le difese, in pochi giorni, a volte in poche ore.

Questa situazione fa dubitare e pregiudica l’efficienza del sistema giustizia ed il sistema delle garanzie processuali, poiché si rischia di invertire un principio costituzionale fondamentale, ovvero che rispetto ad ogni persona accusata di un reato operi il diverso principio della colpevolezza presunta e non già quello della presunzione di innocenza !

Del resto, come la lotta alla ndrangheta non può e non deve essere fatta dalla Magistratura, che deve solo applicare le Leggi.
E’ la politica che deve fare la guerra alle organizzazioni criminali con leggi giuste e con un processo che sia celere, anche a garanzia degli innocenti spesso coinvolti nei vari processi.

*Presidente dell’Ordine Distrettuale degli Avvocati di Catanzaro

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