Catanzaro C/5, lo sfogo di coach Mardente: “Vado via da solo, grazie”

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Dal profilo personale di FB lo sfogo-denuncia di Gianluigi Mardente, leader tecnico e morale del Catanzaro Futsal che ha condotto alla promozione in serie A di calcio a 5.-
“E’ chiaro che a certe situazioni non ti abituerai mai. Cresci, vinci, perdi, impari ma se sei uno che vive di cuore e ragiona di pancia sei destinato a soffrire quando qualcosa scalfisce la tua anima. E soffro, soffro tanto e non c’è bisogno di nasconderlo perchè non servirebbe a nessuno, soprattutto a me.
Vorrei spaccare il mondo, raccontare mille verità, smascherare alcuni mostri e raccontare un film drammatico ma dal lieto fine che io e i miei ragazzi abbiamo vissuto insieme. Vorrei, ma non posso. Non posso più. Non posso perchè quel mister che utilizzava i social per sputtanare il mondo e fare provocazione è un po’ cambiato perchè figlio di maledette vittorie che mi costringono ad essere un finto professionista. Non posso soprattutto perchè la tenelovela è targata Catanzaro: la mia città, la mia terra, i miei colori, la mia squadra. Mia. Oggi e per sempre. Mia. Mai potrei rinnegare l’amore per due colori.
E allora basta, chiudiamola qui. Hanno voluto far credere che sono stato mandato via e in realtà è una mia scelta: ponderata, sofferta, obbligata. Non posso cadere alle provocazioni sportive dei miei ex dirigenti e presidente: ex sul campo, amici nella vita. Voglio bere un caffè con loro nel ricordo di una impresa lunga 3 anni che ha rappresentato pagine di storia che nessuno potrà mai più riscrivere. Non posso e non voglio sputare veleno sulla maglia cucita addosso, sulla pelle e nel cuore. Spiazzando un po’ tutti vado via perchè non voglio vivere nemmeno un secondo la possibilità di rovinare rapporti umani con i miei ragazzi e la mia società. Meglio adesso, non dopo.
Ma oggi scrivo alla città, alla gente, ai giocatori e allo staff. RIMANETE SE POTETE. Non pensate al mister e al suo dolore, alla sua scelta, alle sue pazzie. I mister passano ma i colori restano. Ognuno per la propria parte dovete fare il Catanzaro. E allora, se ci sarà una possibilità soltanto di fare il Catanzaro, non lasciatelo solo. Mai. Tifate il Catanzaro, giocate per il Catanzaro, cercate soldi per il Catanzaro, amate la città e riempite il PalaGallo. Verrò anch’io, statene certi. E non guardatemi mai con occhi malinconici, dispiaciuti, sofferenti. Non venite mai a dirmi che con me sarebbe più bello o più divertente  , che non doveva finire così e che sono il migliore. Ovviamente non venite nemmeno a dirmi che il nuovo è più forte perchè vi ammazzo. Ragazzi miei, continuate il percorso.
Durante la stagione molte volte vi ho detto che l’unico a dover mollare dovevo essere io per capire e far capire mille cose: è arrivato il momento di farlo. Ma voi, se potete, se ci sarà, continuate. Chiamate Walterino, Italo, Tonino, il prof, il mitico Luca e chiunque vi ha dimostrato amore. Chiamateli e fate il Catanzaro. Non potremo mai dirlo ma lo sapremo sempre: può venire Velasco e potrete vincere o perdere ma il mister del Catanzaro sono e sarò sempre io. E VOI QUESTO LO SAPETE. Andate e create speranza, tornerò quando sarò ancora migliore…per vincere lo scudetto. Ti amo Catanzaro”

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