“Rom? Io non ho pregiudizi, tra loro persone splendide”

di Katia (post pubblico su facebook)
Il 15 luglio del 1987, a mia madre assegnarono un appartamento alle case popolari di V.le Isonzo, dopo 16 giorni dall’assegnazione del medesimo, sono nata io, l’ultima di tre figli.
Iniziai a vivere il quartiere, insieme agli altri bambini del posto, quando avevo circa 6-7 anni. Eravamo un bel gruppo, più o meno coetanei. All’epoca, fortunatamente, non c’erano i cellulari, quindi ci bastava un Super Santos o una campana improvvisata sui marciapiedi per divertirci, ed altri giochi del tempo. Quando ci riunivamo per giocare, arrivavano bambini anche rom, ma noi, essendo appunto bambini, li guardavamo con gli occhi di chi ha sei anni e conosce un nuovo bimbo con cui giocare!
Crescendo, gli interessi di ognuno di noi cambiavano, le amicizie erano sempre più nuove e la vita per alcuni era difficile.
Ho avuto la fortuna – perché di fortuna trattasi – di avere dei genitori che mi sono sempre stati accanto, facendomi conoscere e distinguere il bene dal male, eppure, nell’adolescenza, nonostante il quartiere non offrisse nulla, sono stata abbastanza capace di sapermi guardare quando varcavo la soglia di casa.
Tanti genitori non riconoscono più i figli quando questi sono fuori e in compagnia, perché purtroppo, nonostante l’impegno di impartire loro una stimata educazione, per un motivo o per un altro, sono inciampati lungo il loro percorso di vita.
Sono stata sempre del parere che Pistoia è un quartiere che può salvarti, o farti cadere, ma quando qualcuno cade, nell’indifferenza della gente, ma sotto gli occhi di tutti, c’è qualcun altro che tende una mano. Ecco, la mia compagnia del tempo, la mano spesso l’ha tesa verso qualcuno in difficoltà.
Ho rispettato qualunque persona ci sia stata lungo il mio percorso, si, anche i rom, perché sapete, io non ho nulla di diverso rispetto a loro, ho semplicemente scelto di vivere la vita in modo differente, ma non vuol dire che la mia scelta sia la più giusta o la giusta in assoluto, dunque perché avere il dente avvelenato verso queste persone?
Senza conoscerle tra l’altro, perché vi garantisco, che in mezzo a loro, ci sono persone splendide. E chi siamo noi per giudicarli? Solo perché noi non vendiamo morte, non rubiamo e non commettiamo altri illeciti, fa di noi persone migliori di loro? Beh no, non funziona così, perché sputando su di loro, la vostra bocca non resterà pulita come prima di commettere l’azione.
Provo tanto dispiacere per tutte quelle persone che in questi giorni, visti gli ultimi accadimenti, hanno scritto le peggiori parole che un essere umano potesse mai arrivare a scrivere, si percepiva tutto il vostro odio.
E mi dispiace, ma a voi, basta solo la bocca per ammazzare la gente, senza andare oltre.

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