Prima riunione operativa per il Piano della Prevenzione 2021-2025 dell’Asp di Catanzaro.
Il Piano rappresenta lo strumento di riferimento per eccellenza per tutti gli interventi e i programmi messi in campo dal Servizio Sanitario – Regione e ASP – per tutelare e promuovere la salute della popolazione che vive e lavora in Calabria. Il tutto in sinergia con tanti altri settori, quali ambiente, scuola, agricoltura, attività produttive, sport perché la salute e il benessere della comunità sono determinati da molti fattori.
Adottato con intesa Stato Regioni 127/CSR del 06 agosto 2020 è stato recepito con DCA n.137 del 31/12/2021 dalla Regione Calabria e a cascata dall’Asp di Catanzaro guidata dal dott. Ilario Lazzaro.
Sono complessivamente 16 i programmi del nuovo Piano messi a punto sulla base delle indicazioni nazionali e dei dati che fotografano il profilo di salute della nostra regione.
“Uno strumento per farci trovare pronti a prevenire e affrontare le nuove sfide sanitarie del futuro, con l’obiettivo di migliorare ulteriormente la qualità di vita dei nostri cittadini” sottolinea il Coordinatore di Piano dott. Giuseppe Caparello, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP.
La scelta che sta alla base del nuovo Piano di Prevenzione è quella di integrare energie e risorse provenienti da settori diversi, incentivare la creazione e il mantenimento di reti coordinate tra Regione, ASP, enti locali, imprese, associazioni di volontariato, professionisti pubblici e privati, utilizzare in maniera sempre più estesa applicativi informatici e banche dati sia per la fase di monitoraggio e controllo, sia per quella di comunicazione trasparente dei risultati.
Il tutto senza trascurare le azioni trasversali sostenute dal Piano Nazionale: la necessità di investire sulla formazione, di salvaguardare l’equità attraverso strategie differenziate, di coinvolgere i cittadini tramite azioni di comunicazione e di marketing sociale che raggiungano pubblici diversi.
“I piani di prevenzione servono a promuovere la salute nella quotidianità” – evidenzia il referente della governance del Piano dott. Giuseppe Furgiuele – “l’esperienza degli ultimi anni ci ha insegnato a non abbassare mai la guardia di fronte agli imprevisti: serve una strategia multidisciplinare, intersettoriale e coordinata. A parte il Covid, ci sono malattie infettive che rappresentano un rischio emergente soprattutto a causa della globalizzazione e dei cambiamenti climatici; nuove dipendenze, come quelle per la tecnologia da parte degli adolescenti, impensabili solo qualche anno fa; una popolazione che oltre a invecchiare tende a muoversi meno del necessario e a mangiare in maniera poco salutare”
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