Per una curiosa coincidenza degli affetti calcistici, la nuova stagione propone un Modena-Catanzaro preliminare di Coppa Italia che sembra cucita su misura sulle tappe principali della carriera di Joe Kamarà. CatanzaroTv ne approfitta per sapere come sta lo ‘straniero’ più amato sui Tre Colli. Joe, domenica sera il tuo cuore sarà diviso a metà ?
E’ vero, due squadre e due città che mi hanno dato tanto. A Catanzaro sono diventato professionista. Anni incredibili per l’affetto della gente e dei compagni, ho scoperto qui che significa Italia. Sarà molto particolare la serata di Coppa. Modena è l’altra metà di me. Lì mi sono guadagnato il nome sulla maglie, ho vinto il campionato e sono andato in A. Anni incredibili con la gente e compagni, storia stupenda. Il cuore davvero diviso a metà.
Gli emiliani saliti in B, il Catanzaro ancora malconcio dopo l’ennesimo play off sfumato, ogni volta con tante recriminazioni. Come vedi la prossima stagione delle due formazioni?
Modena è una piazza dove si può lavorare tranquillamente. Penso punti sulla continuità, scoprendo giovani, con obiettivo salvezza. In questo modo possono programmare tra qualche anno la massima serie. Per il Catanzaro nuova delusione incredibile, seconda parte del campionato alla grande con buoni rinforzi. Il presidente non deve mollare, deve fare uno squadrone per vincere direttamente il campionato. Play off? Sfigati. Ho visto gli episodi di Padova, il fuorigioco netto, il fallo della punizione-beffa che secondo me non era fallo. Insomma, basta play off: si vince direttamente questo campionato.
Quali sono le attuali attività della gazzella d’Africa, appellativo dato a Modena?
Attività legate al calcio, a cui voglio ridare quello che il calcio mi ha dato. Ho aperto una scuola calcio in Mali e Senegal, sto formando tanti ragazzi forti, anche in Costa d’Avorio. E poi li mandiamo in Europa. Sono in affari con Seran Diabate, mio storico procuratore. Abbiamo almeno una decina di giovani molto validi. Ne abbiamo venduto tre al Manchester, alcuni giocano con Villareal, Strasburg. E’ quello che mi piace, formare i ragazzi e poi seguirli come procuratore. Lavoro anche come Canal Plus come commentatore, il calcio francese è bello.
Dopo Corona la tifoseria giallorossa si è infuocata solo per due calciatori: Kamarà qualche decina d’anni fa e l’anno scorso per Pietro Iemmello, catanzarese doc peraltro. Da uomo di calcio internazionale un consiglio alla piazza: cosa bisogna fare per non disperdere l’entusiasmo acceso con l’ottimo torneo dello scorso anno?
L’amore che ho ricevuto è impressionate, Drogba a Marsiglia è diventato idolo in un anno. Anche io facendo il debito paragone potrei dire la stessa cosa, un anno e mezzo e tantissimo amore. Da voi ho avuto un affetto incredibile quando ancora non ero nessuno: ricordo Giovanna Monteverde ed il marito, Alessandro Mazza mio grande amico, la famiglia Mancuso tutta. Quando ho giocato in serie A la gente mi ha seguito dappertutto, quando sono andato in Inghilterra ed avevamo trasferte in Italia da Catanzaro venivano a trovarmi anche in albergo oltre che allo stadio. E’ amore vero, lo sento mio. Iemmello è un amico : ci sentiamo spesso e ci vediamo quando possibile. Abbiamo la stessa passione per Catanzaro. Bella la sua scelta per la città. Lui li ‘ammazza’ tutti, è troppo forte. L’entusiasmo sarà presto di tutti, la squadra c’è, mancano un paio di elementi per vincere il campionato. Un presidente come Noto che sta facendo tanti investimenti non può rimanere in C, merita le serie superiori.
Chi potrebbe essere il calciatore rivelazione del panorama europeo per la prossima stagione?
Ne ho tre in mente: Nicholas Jackson, l’anno scorso al Villareal, 22 anni, un campioncino in Liga, vedrete che esplode; l’altro è Moïse Sahi Dion (Strarburgo), talento straordinario, il Messi d’Africa l’hanno chiamato, con sinistro alla Salah. Il terzo potrebbe essere El Billal Toure (Reims) seguito dal Napoli con grande interesse, di sicuro lo vedrete in Italia (Roma o Inter le altre pretendenti), vale già una trentina di milioni.
Forse è ancora presto ma ci sarà modo di rivederti ‘giocare’ dietro la scrivania o al telefono per i giallorossi?
Per il Catanzaro ho sempre dato disponibilità, gliel’ho detto anche al presidente Noto. Se ha bisogno di me sono disposto a trovare giocatori forti. Me lo chiedono in tanti. Ma non posso deciderlo io. Sto lavorando molto con i giovani africani ed in C ci sono i freni della condizione di extracomunitario. In B sarebbe un’altra cosa. Anni prima avevo portato due giovani ma la dirigenza dell’epoca (Cosentino ndr) non li ha apprezzati. Ora loro stanno giocando in serie A. La qualità penso di conoscerla e quando il Catanzaro mi chiamerà sarò sempre presente e disponibile.
Vi voglio bene, forza giallorossi
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