Donato: “Le mie idee anti-degrado sui quartieri periferici”

“Eliminare il degrado, la fatiscenza, l’isolamento tra quartieri è il mio obiettivo primario urbanistico. Farò in modo che ovunque si parli la lingua del progresso, ci si senta più attenzionati dall’Amministrazione, più catanzaresi fieri di esserlo. Tutto questo connesso con una viabilità facilitata e generatrice della ripresa economica del sistema produttivo e terziario di una Catanzaro che ha perso negli anni l’attrattività che le compete, quale capitale della Calabria”.

Valerio Donato, candidato sindaco, ha visitato più volte i quartieri della città. Dice: “Le periferie sono da sempre nel mio cuore. Avrò modo da sindaco di esprimerlo con atti, investimenti, attenzioni costanti. Nessuno a Catanzaro dovrà sentirsi messo da parte, ma ciascuno dovrà  ritenersi pedone della stessa scacchiera, quella che l’Amministrazione comunale che guiderò terrà a modello della nuova società catanzarese”.

Aggiunge: “Sui quartieri, specie quelli più periferici, emarginati  o ridotti a dormitorio, ma ricchi di umanità e di energie  e su cui, più che altrove, si vedono a occhio nudo le ferite inferte dalla sciatteria di scelte politiche che negli anni hanno svuotato il centro storico e riempito palazzoni pubblici e privati  e aree periferiche prive dei  servizi basilari,  ho delle idee antidegrado. Che metterò a confronto con architetti calabresi disponibili a vincere la scommessa di farli diventare pezzi integrati alla città. Cucendoli e fertilizzandoli con delle strutture pubbliche, come da tempo asserisce Renzo Piano, uno degli architetti più influenti, prolifici e attivi a livello internazionale”.

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Spiega Donato: “Ogni quartiere è una miniera di storie sommerse che non vanno  disperse, perciò l’intervento sui giovani deve essere deciso, coinvolgendo e sostenendo l’associazionismo laico e cattolico L’attenzione ai quartieri è prioritaria per una città che intenda ridurre il disallineamento con quanto accade in altre realtà,  dove si hanno servizi di telemedicina e medicina del territorio e i quartieri sono interconnessi attraverso infrastrutture funzionanti che riducono la mobilità, dotati di tutte le tecnologie e con parchi e giardini finalizzati non solo all’abbellimento ma anche alla cura e all’educazione ambientale”.
Sottolinea il candidato sindaco di ‘Progetto Rinascita’: “Negli ultimi anni, sono stati abbandonati e hanno generato, in tanti casi, frammentazione, isolamento sociale, disagi per il restringimento del welfare e problemi di sicurezza. Compito indispensabile, per fermare lo sgretolamento della comunità catanzarese,  è attivare ogni mezzo per  promuovere integrazione, interconnessione e, al contempo, agire sui punti di forza per promuovere sviluppo. I cittadini, soprattutto di alcuni quartieri in cui si avverte una grave precarietà, meritano un ascolto sincero e partecipato. E gli si deve proporre qualcosa di concreto nel quotidiano,  progetti a medio e lungo termine”.

Ad avviso di Donato “abbiamo la necessità di unificare i quartieri della città  attraverso  collegamenti materiali che includano una rigenerazione urbana. Si pensi al collegamento fra il centro storico e Catanzaro Lido che potrebbe essere oggetto, come già deliberato dal Consiglio comunale nel 2017, di un Contratto Fiume capace di collegare tanti quartieri della zona sud della città. I collegamenti materiali con gli altri quartieri, devono essere giustapposti a collegamenti funzionali. Ciò significa che si devono prevedere delle opere all’interno di alcuni quartieri che valorizzino quelle zone e, attraggano i cittadini degli altri quartieri. Tutto questo determinerebbe la costituzione, finalmente, di una cittadinanza unita che si muove congiuntamente verso il progresso di questa città”.

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Idee su cui puntare fin da subito: “La nuova Amministrazione – annuncia Valerio Donato – dovrà sfruttare le opportunità offerte dalla riforma del sistema Its prevista dal Pnrr. Le Fondazioni ITS (scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica che permettono di conseguire il diploma di tecnico superiore) prevedono la partecipazione degli istituti scolastici, delle Università, degli enti locali e delle imprese in un percorso di valorizzazione territoriale in grado di offrire opportunità di occupazione per i giovani. La riforma degli ITS mira a semplificare il modello organizzativo e didattico, ad aumentare il numero degli istituti e degli iscritti, a migliorare la qualità del collegamento con la rete degli imprenditori nei territori. La nuova Amministrazione dovrà, dunque, farsi promotrice dell’istituzione di ITS di cui il capoluogo è attualmente sprovvisto”.

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